Intervento di polizia a Roma: oltre 160 occupanti rintracciati nell’ex hotel Cinecittà

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Intervento di polizia a Roma: oltre 160 occupanti rintracciati nell’ex hotel Cinecittà - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Un’operazione del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana di Roma ha portato alla luce una situazione complessa nell’ex hotel Cinecittà, dove questa mattina le forze dell’ordine hanno identificato 165 persone all’interno della struttura. Questo articolo esplora nel dettaglio l’intervento della polizia, le problematiche legate all’occupazione abusiva e le misure previste dal Municipio VII.

L’intervento delle forze dell’ordine

Questa mattina, mercoledì 11 settembre, le pattuglie della Polizia Locale di Roma Capitale hanno svolto un importante intervento in Via Eudo Giulioli, presso l’ex hotel Cinecittà. L’operazione è stata condotta dal GSSU, il Gruppo Sicurezza Sociale Urbana, e dal VII Gruppo Tuscolano, coinvolgendo anche agenti della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. Questo intervento segue le attività di censimento già realizzate nel mese di giugno e si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza dei residenti.

Durante i controlli, le forze dell’ordine hanno scoperto un totale di 165 persone all’interno dell’edificio: 69 uomini, 69 donne e 27 minori. La maggior parte degli occupanti è di origine straniera, proveniente da Paesi come il Sud America, Spagna, Italia, Egitto, Bangladesh e Polonia. La presenza di animali domestici, come otto cani e due gatti, sottolinea ulteriormente la situazione di precarietà che caratterizza il luogo.

Il problema dell’occupazione abusiva

L’ex hotel Cinecittà è diventato un punto critico per l’occupazione abusiva, trasformandosi in un epicentro di disordini. Residenti della zona hanno segnalato ripetuti episodi di musica ad alto volume e risse quotidiane, creando un clima di incertezza e insicurezza. La trasformazione di questa struttura in un simbolo di degrado evidenzia le dinamiche sociali e le sfide legate alla gestione delle emergenze abitative nella Capitale.

La questione dell’occupazione abusiva non è soltanto un problema di ordine pubblico, ma tocca anche questioni più ampie legate al disagio sociale. La presenza di numerosi minori all’interno dell’edificio desta preoccupazione per il loro benessere, oltre a sollevare interrogativi sulla resilienza delle politiche di integrazione e assistenza sociale.

Le azioni del municipio e la richiesta di sgombero

In risposta alla situazione critica, il presidente del Municipio VII ha dichiarato che le autorità locali stanno collaborando con la Prefettura per garantire lo sgombero della struttura occupata. “Non abbiamo mai smesso di dialogare con la Prefettura per garantire lo sgombero dell’immobile e restituirlo alla nuova proprietà,” ha affermato, evidenziando il bisogno urgente di azioni decisionali.

L’intenzione di porre fine a mesi di criminalità e caos è alla base della richiesta di interventi più incisivi. Il problema dell’occupazione ha raggiunto un punto di non ritorno, e la Prefettura ha deciso di includere la questione in un tavolo sulla sicurezza, programmato per il 12 settembre. In quel contesto, verranno esaminate anche altre criticità del territorio, come la situazione a Piazza Ragusa.

Misure immediate richieste

Durante l’imminente incontro con le autorità, il minisindaco Laddaga ha anticipato la richiesta di misure efficaci e tempestive: “Vogliamo uno sgombero rapido dopo questo secondo censimento.” Questa richiesta mira a garantire tranquillità e sicurezza ai cittadini, proponendo una maggiore presenza delle forze dell’ordine di fronte all’immobile occupato.

Restituire dignità e sicurezza ai residenti di Roma è un obiettivo fondamentale per le istituzioni locali, che si impegnano a combattere l’illegalità in tutte le sue forme. Con i recenti interventi, si cerca di mettere fine a un’emergenza che ha impattato profondamente sulla vita quotidiana dei cittadini, ripristinando ordine e serenità in un’area già problematica.

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