Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
Nel contesto della continua evoluzione del trasporto pubblico e della viabilità a Bologna, il Comune ha avviato un intervento di asfaltatura provvisoria in via Santo Stefano e via Farini. Questa decisione si colloca all’interno delle modifiche necessarie per garantire un flusso di traffico sicuro, soprattutto alla luce delle deviazioni attuate a causa dei lavori sul cantiere Garisenda. La circolazione in queste aree, momentaneamente compromessa, richiede misure immediate per prevenire congestioni e garantire l’efficacia del trasporto pubblico.
La scelta dell’asfaltatura e le ragioni del Comune
Motivazioni dell’intervento
Secondo quanto riportato in una nota ufficiale dell’amministrazione comunale, l’intervento in via Santo Stefano e via Farini ha un carattere di urgenza. Il Comune ha deciso di non ripristinare la pavimentazione con i basoli originali, caratteristica distintiva di queste strade storiche, per evitare una chiusura prolungata che metterebbe a rischio la viabilità in un’importante arteria del centro città. La nuova asfaltatura, pertanto, è stata concepita come una soluzione temporanea, concepita per garantire la circolazione dei veicoli privati e pubblici.
L’amministrazione sottolinea che il ripristino definitivo avverrà solo dopo la conclusione dei lavori sul tram e la riapertura di via San Vitale, due fattori cruciali per il normale scorrimento del traffico nella zona. Questi lavori potrebbero richiedere del tempo: la previsione, secondo le dichiarazioni passate, è che la conclusione del cantiere Garisenda possa estendersi fino a dieci anni.
Reazioni delle opposizioni
Questa decisione non ha tardato a suscitare reazioni da parte delle forze politiche di opposizione. In particolare, Fratelli d’Italia ha espresso forti critiche riguardo all’approccio adottato dall’amministrazione. Francesco Sassone e l’eurodeputato Stefano Cavedagna hanno parlato di “scempio“, suggerendo che l’intervento asfaltato possa non rimanere temporaneo, ma diventare di fatto definitivo. Tali preoccupazioni derivano dal fatto che la riapertura di via San Vitale è condizionata dall’andamento dei lavori sulla Garisenda, un elemento di incertezza che alimenta il dibattito.
Le preoccupazioni legate alla sicurezza e all’impatto sulle infrastrutture
Impatti sulla viabilità e sulle strutture storiche
Le polemiche sollevate dalle opposizioni si concentrano anche sui potenziali effetti collaterali dell’intervento provvisorio. L’uso di bus di grandi dimensioni, definiti “bisonti“, ha destato preoccupazioni riguardo alla pressione esercitata sulle pavimentazioni. Secondo l’opinione espressa dai membri di Fratelli d’Italia, il transitare di questi veicoli pesanti sta compromettendo l’integrità sia del manto stradale che dei basoli storici originali, che potrebbero subire danni irreparabili.
In aggiunta, si pone l’accento sulle conseguenze per edifici storici e monumenti, con particolare riferimento alla torre Garisenda, magnifico esempio di architettura medievale. La somma delle preoccupazioni si traduce in un’interrogazione presentata in Consiglio Comunale, in cui l’opposizione richiede dettagli sui costi, le tempistiche dei lavori e le motivazioni dietro a quella che viene definita come una compromissione della qualità urbana.
La risposta del Comune
Il Comune, da parte sua, si è impegnato a monitorare gli effetti dell’intervento e a pianificare gli interventi futuri in modo da proteggere le strutture storiche e mantenere la sicurezza nella circolazione. L’amministrazione ha sottolineato l’importanza di garantire il passaggio in sicurezza durante i lavori, cercando di trovare un equilibrio tra la necessità di opere infrastrutturali e la salvaguardia del patrimonio cittadino. La questione rimane aperta e susciterà ulteriori discussioni nel Consiglio Comunale, con l’attenzione rivolta al futuro della viabilità bolognese.