Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2024 by Redazione
Il trasporto pubblico della Regione Lazio si prepara a una significativa trasformazione. La chiusura della linea Roma-Viterbo, gestita da Astral e Cotral, si avvicina, confermata dalla recente approvazione del progetto definitivo per l’installazione del sistema Europeo di gestione del traffico ferroviario . Questo intervento, che coinvolge il tratto extraurbano della ferrovia, mira a migliorare la sicurezza e la frequenza dei treni. Con un investimento complessivo di 160 milioni di euro, finanziati tramite i fondi europei di sviluppo e coesione 2021-2027, la Regione si appresta a cambiare radicalmente l’esperienza di viaggio.
Il sistema Ertms: un passo verso il futuro
Maggiore capacità e sicurezza nella gestione dei treni
L’introduzione del sistema Ertms sulla ferrovia Roma Nord rappresenta un passo fondamentale verso la modernizzazione del trasporto ferroviario regionale. Questo sistema, già adottato su altre linee gestite da Trenitalia, consentirà l’aumento del numero di treni in circolazione contemporaneamente, potenziando così la capacità della linea. L’Ertms non solo migliorerà la frequenza delle corse, ma garantirà anche un livello di sicurezza superiore per tutti gli utenti, riducendo il rischio di incidenti.
Grazie a un’interfaccia avanzata e ai meccanismi di controllo automatizzati, il sistema Ertms fornirà informazioni in tempo reale ai macchinisti, contribuendo a una gestione più efficiente della rotazione dei treni. Questo approccio innovativo permetterà di rispondere in modo adeguato alla crescente domanda di mobilità, offrendo soluzioni più rapide e sicure per i pendolari.
L’investimento di 160 milioni di euro è considerato indispensabile per rimanere al passo con le esigenze di un trasporto pubblico che si sta evolvendo in risposta alle sfide contemporanee. Attraverso questo progetto, la Regione Lazio non solo mira a migliorare le condizioni di viaggio, ma anche a garantire un servizio di qualità ai pendolari, sempre più numerosi, che utilizzano questa importante arteria ferroviaria.
La chiusura della linea Roma-Viterbo: impatti e conseguenze
Dettagli sul progetto di chiusura per due anni
La decisione di chiudere il tratto extraurbano della ferrovia Roma-Viterbo per due anni è stata presa in quanto necessaria per consentire l’installazione dei nuovi dispositivi e il completamento dei lavori di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie. Nelle settimane a venire verrà pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori, dando così avvio a un’importante fase di ristrutturazione.
Questo cambiamento comporterà la realizzazione di un nuovo deposito di treni e un’officina sulla tratta urbana, sostituendo quello attualmente situato a Catalano. Tuttavia, la notizia ha suscitato preoccupazione tra i pendolari, che lamentano già disservizi causati dalla bassa frequenza dei treni, dalla qualità scadente dei mezzi e dai frequenti ritardi. Il timore è che la chiusura della linea non faccia altro che aggravare una situazione già precaria.
Nonostante l’evidente necessità di lavori di ammodernamento, gli utenti continuano a chiedere soluzioni che possano garantire la continuità del servizio durante l’esecuzione dei lavori. Sull’argomento si è espressa anche l’associazione TrasportiAmo, che ha evidenziato come la proposta di sostituire 89 chilometri di servizio ferroviario con navette su gomma sia considerata insufficiente e logisticamente insostenibile.
Il nodo della sostituzione dei treni con navette
Le navette sostitutive, pur rappresentando una soluzione temporanea, non saranno in grado di trasportare il medesimo numero di persone rispetto ai treni. Inoltre, dovendo circolare su strade soggette a traffico intenso, il rischio di ulteriori problematiche logistiche è elevato. La situazione attuale dei trasporti pubblici regionali richiede riflessioni approfondite e strategie più efficaci, poiché l’idea di far viaggiare i pendolari su mezzi alternativi sembra inadatta al contesto.
Sebbene la chiusura della linea Roma-Viterbo si presenti come un passo necessario per il rinnovamento del servizio ferroviario, la Regione dovrà affrontare con attenzione le rimostranze dei pendolari e garantire che le esigenze di mobilità della popolazione vengano adeguatamente considerate. La sfida sarà complessa, ma il successo del progetto dipende dalla capacità di integrare il miglioramento delle infrastrutture con l’adeguato supporto ai cittadini durante tutta la durata dei lavori.