Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2023 by Redazione
L’acqua di mare inonda i tunnel di Hamas a Gaza: l’ultima tattica di Israele per distruggere le infrastrutture sotterranee
L’esercito israeliano ha avviato un’operazione per allagare i tunnel di Hamas a Gaza, utilizzando acqua di mare. Secondo il Wall Street Journal, che cita fonti Usa, questa tattica fa parte di un intenso sforzo per distruggere le infrastrutture sotterranee del gruppo. L’allagamento dei tunnel è solo una delle diverse strategie adottate da Israele per svuotarli e distruggerli.
Il Wall Street Journal aveva già riportato l’uso dell’acqua di mare come tattica per rendere inutilizzabile la vasta rete di tunnel di Hamas. Questi tunnel, che si estendono per una lunghezza superiore alla metropolitana di Londra, costituiscono una parte significativa dell’enclave palestinese.
Secondo il giornale americano, i militari israeliani hanno installato cinque pompe idriche a nord di Gaza City a metà novembre. Tuttavia, la BBC ha cercato di ottenere una conferma da parte delle autorità israeliane, che al momento si limitano a dichiarare di verificare le indiscrezioni. La rete britannica non è in grado di confermare in modo indipendente le ultime notizie.
Precedenti e rischi
L’uso dell’acqua di mare per allagare i tunnel non è una novità. Nel 2015, l’Egitto utilizzò questa tattica lungo il confine con Gaza, allagando una rete di centinaia di tunnel. Il contrabbando è da sempre un problema rappresentato da questi cunicoli sotterranei. Tuttavia, l’operazione egiziana causò danni alle coltivazioni a Rafah. Nel 2021, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) affermarono di aver distrutto più di 100 chilometri di tunnel a Gaza con raid aerei. Hamas, d’altra parte, parlava di una rete di gallerie sotterranee lunga 500 chilometri.
Oltre alle questioni legate alla sicurezza, ci sono anche preoccupazioni ambientali legate all’uso dell’acqua di mare. Il pompaggio di acqua salata potrebbe danneggiare la falda acquifera sotterranea e rendere estremamente difficile la coltivazione del terreno di Gaza. Inoltre, ci potrebbe essere il rischio di contaminazione del terreno a causa di ciò che è stato immagazzinato nei tunnel nel corso degli anni. Un’altra possibile conseguenza dell’operazione è che potrebbe richiedere settimane, consentendo ai combattenti di Hamas di spostarsi e potenzialmente portare con sé gli ostaggi che tengono prigionieri dal 7 ottobre in Israele.
In conclusione, Israele sta utilizzando l’allagamento dei tunnel di Hamas con acqua di mare come parte di un’ampia strategia per distruggere le infrastrutture sotterranee del gruppo. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo agli effetti ambientali e alla possibilità che gli ostaggi vengano spostati durante l’operazione. Resta da vedere come questa tattica influenzerà il conflitto in corso nella regione.