"Israele-Hamas: le ultime news sulla guerra del 3 febbraio" - avvisatore.it
Secondo il Wall Street Journal, Hamas si sta dividendo sulla proposta di accordo per il rilascio degli ostaggi trattenuti a Gaza. Il capo dell’organizzazione terroristica a Gaza, Yahya Sinwar, starebbe sostenendo una tregua temporanea, mentre i leader di Hamas al di fuori della Striscia starebbero spingendo per ulteriori concessioni e un cessate il fuoco permanente. Secondo fonti a conoscenza dei negoziati, Sinwar vorrebbe una pausa di sei settimane per permettere ai miliziani di Hamas di riorganizzarsi e far entrare più aiuti a Gaza. D’altra parte, il capo del Politburo di Hamas, Ismail Haniyeh, starebbe spingendo per un cessate il fuoco permanente con garanzie internazionali e un piano per ricostruire l’enclave.
In un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’, il generale David H. Petraeus, veterano di guerra e già direttore della Cia, ha sottolineato l’importanza di un piano per amministrare Gaza dopo la fine di Hamas e per impedirne la ricostituzione. Petraeus ha affermato che è necessario evitare il ripetersi di fenomeni come l’Isis, che ha fatto risorgere il terrorismo dopo l’era di Al Qaeda. Ha anche evidenziato la possibilità che il conflitto si estenda in tutto il Medio Oriente, dove sono attive le milizie sostenute dall’Iran, come Hezbollah nel Libano meridionale. Petraeus ha avvertito che ci sono fermenti particolari in Iraq, dove l’Iran vuole “libanizzare” la situazione, e in Siria, che rappresenta un’estensione territoriale iraniana in termini di attività militari e di intelligence. Ha anche menzionato lo Yemen, dove gli Houthi hanno creato una semiparalisi della navigazione commerciale nel Mar Rosso. Petraeus ha sottolineato l’importanza che Israele eviti di adottare tattiche che agevolino l’emergere di una nuova generazione di reclute di Hamas.
Secondo Petraeus, Israele ha compiuto progressi significativi contro Hamas, eliminando i suoi miliziani dalla maggior parte del Nord di Gaza e da altre aree. Tuttavia, Petraeus ha avvertito che Israele deve stare attento a non adottare tattiche che favoriscano l’emergere di una nuova generazione di reclute di Hamas. Saranno necessari lunghi mesi di duri combattimenti per bonificare, mantenere il controllo e ricostruire la parte centrale e meridionale della Striscia di Gaza. Queste sono le aree in cui si trovano un numero significativo di civili, così come i leader di Hamas e molti dei suoi combattenti. La situazione richiederà un piano chiaro e una strategia ben definita per rispondere alle crescenti minacce in questi focolai.
Un nuovo modo di lavorare in montagna Nel cuore dell’Alto Adige, a San Vigilio di…
Perché è fondamentale scegliere la scarpa infortunistica giusta in cucina Lavorare in una cucina professionale…
Un progetto educativo che unisce giovani e anziani Il Centro di Aggregazione Giovanile “Spazio Memoria…
Installazione a Santa Maria dei Miracoli di Marco Manzo L’installazione a Santa Maria dei Miracoli…
Un evento di sensibilizzazione per promuovere prevenzione, consapevolezza e supporto ai più giovani Il 10…
Un riconoscimento prestigioso per un impegno senza pari nel mondo della comunicazione e della cultura…