"Israele-Hamas: ultime news guerra, 11 gennaio" - avvisatore.it
In un’escalation di violenza, Israele ha intensificato i bombardamenti e le incursioni di terra nel centro e nel sud di Gaza, causando la morte di sette persone e il ferimento di altre 25. Secondo l’agenzia di stampa statale palestinese Wafa, tra le vittime ci sono donne e bambini. Al Jazeera riporta che altri cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano a Rafah. Negli ultimi 24 ore, il numero totale di persone uccise è salito a 147.
L’assalto di Israele a Gaza, iniziato in risposta agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, ha causato un tributo devastante tra la popolazione civile. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, Israele ha ucciso più di 23.000 palestinesi nella Striscia, di cui circa il 70% sono donne o bambini. L’agenzia di soccorso palestinese delle Nazioni Unite, Unrwa, stima che quasi l’85% della popolazione, ovvero 1,9 milioni di persone, sia stata sfollata internamente a causa della guerra a Gaza. Inoltre, decine di migliaia di edifici sono stati distrutti.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede agli Houthi di porre fine agli attacchi alle navi nel Mar Rosso e di liberare la Galaxy Leader, la nave giapponese sequestrata l’anno scorso. Gli Stati Uniti sostengono che gli Houthi, sostenuti dall’Iran, abbiano effettuato 26 attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso da quando hanno sequestrato la Galaxy Leader e il suo equipaggio di 25 persone. La risoluzione sottolinea il diritto degli Stati membri delle Nazioni Unite di difendere le proprie navi dagli attacchi che minano i diritti e le libertà di navigazione.
Il capo del comitato rivoluzionario supremo Houthi dello Yemen ha risposto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite accusando gli Stati Uniti di violare il diritto internazionale sostenendo la guerra di Israele a Gaza. Mohammed Ali al-Houthi ha affermato che Israele deve fermare immediatamente tutti gli attacchi che ostacolano la vita a Gaza e ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di garantire la liberazione dei palestinesi dal “assedio israeliano e dall’assedio americano” del territorio. Ha anche sottolineato che le forze armate yemenite agiscono nel quadro della legittima difesa.
Oggi inizia il processo presso la Corte Internazionale di Giustizia all’Aja per stabilire se la guerra israeliana a Gaza possa essere considerata un genocidio. La Corte esaminerà la denuncia presentata dal Sudafrica, che chiede “misure provvisorie” urgenti. Il Sudafrica ha chiesto al tribunale delle Nazioni Unite di agire per proteggere i diritti del popolo palestinese, che secondo il paese sono violati impunemente dalla convenzione sul genocidio. Israele ha definito la richiesta “priva di fondamento” e una “diffamazione”, sostenendo di agire per legittima difesa. Gli Stati Uniti hanno liquidato il caso come “privo di merito”.
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