Italia-Albania: Cei, fallimento nell'accoglienza dei migranti, fondi sprecati - avvisatore.it
Il Senato italiano ha approvato oggi l’accordo tra Albania e Italia per il trattenimento dei migranti che verranno salvati in mare dalla Guardia costiera. Questo accordo prevede un investimento di 673 milioni di euro nei prossimi dieci anni. Tuttavia, questa decisione ha sollevato molte critiche riguardo all’incapacità del nostro Paese di costruire un sistema di accoglienza diffusa per i richiedenti asilo, posizionandoci al 16° posto in Europa per l’accoglienza rispetto al numero degli abitanti.
Monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Commissione per le migrazioni della Cei e di Migrantes, ha commentato duramente questa decisione, definendo i 673 milioni di euro come “veramente ‘buttati in mare'” a causa dell’incapacità di gestire il fenomeno delle migrazioni forzate, che continua a crescere di anno in anno. Ha inoltre sottolineato che questa è un’altra dimostrazione di mancanza di governo delle migrazioni e di tutela degli ultimi della terra, rappresentando una sconfitta per la democrazia.
L’approvazione di questo accordo ha sollevato numerose critiche riguardo alla gestione delle migrazioni in Italia. Molti sostengono che invece di investire ingenti somme di denaro nel trattenimento dei migranti, sarebbe più opportuno concentrarsi sulla creazione di un sistema di accoglienza diffusa che possa garantire una migliore integrazione e tutela dei diritti dei richiedenti asilo.
Secondo monsignor Perego, “è necessario un cambio di approccio nella gestione delle migrazioni, che vada oltre il semplice trattenimento dei migranti”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di investire in programmi di integrazione e di sostegno ai paesi di origine dei migranti, al fine di affrontare le cause profonde di questo fenomeno e garantire una soluzione a lungo termine.
L’Italia si trova attualmente al 16° posto in Europa per l’accoglienza dei richiedenti asilo rispetto al numero degli abitanti. Questo dato evidenzia la necessità di migliorare il sistema di accoglienza nel nostro Paese. Nonostante gli sforzi compiuti, la gestione delle migrazioni in Italia continua a essere un tema controverso e complesso.
Monsignor Perego ha sottolineato che “è fondamentale affrontare questo problema con una visione a lungo termine e con un approccio basato sui diritti umani”. Ha inoltre invitato il governo italiano a lavorare in collaborazione con gli altri paesi europei per trovare soluzioni comuni e condivise.
In conclusione, l’approvazione dell’accordo tra Albania e Italia per il trattenimento dei migranti ha sollevato numerose critiche riguardo alla gestione delle migrazioni nel nostro Paese. È necessario un cambio di approccio che vada oltre il semplice trattenimento dei migranti e che si concentri sulla creazione di un sistema di accoglienza diffusa e sulla promozione di programmi di integrazione. Solo così potremo affrontare in modo efficace e umano questa sfida globale.
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