Italia Nostra Roma richiede la valorizzazione dell’area tra Viale Togliatti e Via Casilina

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Italia Nostra Roma richiede la valorizzazione dell'area tra Viale Togliatti e Via Casilina - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2024 by Giordana Bellante

Italia Nostra Roma ha lanciato un appello per la salvaguardia e la valorizzazione di un’area strategica della capitale, che interessa la zona di Viale Togliatti e Via Casilina, dove si trova la storica Torre di Centocelle. Questa richiesta si inserisce nel contesto della creazione del nuovo Parco archeologico di Centocelle e propone anche una soluzione per l’impianto di trasferenza di rifiuti attualmente presente.

l’area di interesse storico e naturale

Descrizione della zona

L’area in questione si estende in una conformazione triangolare tra Via dei Romanisti, Viale Palmiro Togliatti, e Via Casilina, fino a Piazza Sor Capanna. La peculiarità di questo luogo risiede non solo nella sua posizione ma anche nella sua importanza storica e archeologica. La Torre di Centocelle, conosciuta anche come Tor San Giovanni o “Torraccia”, è il monumento principale in questo contesto. Il sito ha visto la luce nel 1859 grazie al rinvenimento del sepolcro degli Haterii, confermando l’importanza di questo luogo nel panorama archeologico romano.

Il pregio ambientale e urbano

In base al vigente Piano Regolatore Generale di Roma Capitale, quest’area è catalogata come destinazione a verde pubblico e fa parte della Rete Ecologica della città. Una fascia di 150 metri su Viale Togliatti gode di specifici vincoli paesistici, mentre quella su Via Casilina è già stata attrezzata a verde pubblico. Tuttavia, l’area intermedia, di proprietà dell’ATER Roma, è attualmente destinata a impianto di trasferenza di rifiuti non domestici, presumibilmente per conto di AMA S.p.A.

Questo utilizzo non rispetterebbe le prescrizioni dell’urbanistica romanese e, altresì, si porrebbe in contrasto con gli obiettivi di tutela e valorizzazione richiesti per la zona. L’area rappresenta, infatti, un importante collegamento tra la Torre di Centocelle e il futuro Parco archeologico, il che la rende fondamentale anche dal punto di vista della fruibilità e dell’accessibilità.

la richiesta di italia nostra roma

Il comunicato ufficiale

In una nota ufficiale inviata alle istituzioni competenti, Italia Nostra Roma ha esposto la propria preoccupazione riguardo all’attuale utilizzo dell’area e ha sollecitato Roma Capitale e la Soprintendenza a valutare la situazione. È stata avanzata la richiesta di delocalizzare l’attività di trasferenza dei rifiuti per consentire una valorizzazione reale e significativa dell’area, che potrebbe essere ripristinata come spazio verde pubblico, arricchita da nuovi alberi e aree di sosta per cittadini e visitatori.

La questione della pineta storica

Oltre alla delocalizzazione dell’impianto di trasferenza, Italia Nostra Roma ha proposto il recupero della pineta intorno alla Torre di Centocelle, oggi quasi completamente scomparsa. Nonostante la Torre e il quadrilatero di pini siano sottoposti a vincolo monumentale dal 1923, il degrado e l’abbandono hanno causato un impoverimento significativo del patrimonio arboreo locale. Il ritorno della pineta sarebbe non solo un valore aggiunto per l’area, ma anche una richiesta di giustizia nei confronti della sua storia e identità.

le prospettive future

Sviluppi previsti

Il futuro dell’area tra Viale Togliatti e Via Casilina dipenderà dalla risposta delle autorità competenti. La proposta di Italia Nostra Roma potrebbe aprire a un rinnovato dialogo riguardo alla gestione di spazi urbani storici, incoraggiando una sinergia tra conservazione, valorizzazione ambientale e fruizione pubblica.

Creazione di sinergie attive

La prospettiva di un Parco archeologico di Centocelle potrebbe fungere da catalizzatore per ulteriori interventi di recupero e riqualificazione dell’area, rafforzando l’importanza di un approccio integrato per la tutela del patrimonio culturale e ambientale. Se le richieste di Italia Nostra trovassero ascolto, si potrebbe assistere a una trasformazione positiva, che restituirebbe ai cittadini un pezzo importante della loro storia e del loro patrimonio naturale.

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