Ultimo aggiornamento il 23 Agosto 2024 by Luisa Pizzardi
La situazione degli incendi a Roma ha raggiunto un livello allarmante, con operatori della Protezione Civile e Vigili del Fuoco gravemente ustionati durante le operazioni di spegnimento. Italia Nostra Roma esprime profonda solidarietà verso questi eroi quotidiani, sottolineando l’importanza di un intervento sistematico per prevenire tali eventi distruttivi. L’Amministrazione Gualtieri è esortata a prendere atto delle cause sottostanti a questi roghi e ad ideare un’efficace strategia di salvaguardia per le aree verdi della capitale.
cause dei roghi: un’emergenza sottovalutata
discariche a cielo aperto: una piaga persistente
Uno dei principali fattori che contribuirebbero all’aumento degli incendi è la presenza di discariche a cielo aperto in varie aree della capitale. Nonostante i censimenti effettuati nel corso degli anni, situazioni di degrado persistono, con discariche non rimosse in zone non presidiata. Secondo un report di Legambiente, si stima l’esistenza di circa mille discariche in diverse località romane. Questa situazione indica non solo una carenza di risorse e di personale da parte delle autorità competenti, ma anche una carenza di sensibilità e intervento da parte dell’Amministrazione nel trattare questo problema.
un’abitudine pericolosa: lasciar correre
Oltre alla questione delle discariche, vi è un atteggiamento generalizzato di trascuratezza nei confronti della gestione del territorio. La mancanza di attività di prevenzione e di controllo da parte delle istituzioni ha creato un ambiente favorevole ai roghi. Questo lascia aperte molte domande su chi trai benefici da questa situazione e perché non si stia riuscendo a porvi rimedio. L’assenza di una strategia chiara e di un coordinamento tra le diverse autorità, incluse le Forze dell’Ordine, ha generato un clima di impunità che sta costando caro, sia sotto il profilo del degrado urbano che della salute pubblica.
aree verdi a rischio: patrimonio naturale in pericolo
il caso del pratone di torre spaccata
Recentemente, un incendio ha devastato un’area verde di grande valore ecologico e archeologico: il Pratone di Torre Spaccata, nella zona di Cinecittà Est. Questa area è stata oggetto di importanti scavi archeologici tra il 1997 e il 2006, portando alla luce ville romane, necropoli e altri reperti storici significativi. La distruzione di questo sito non rappresenta solo un danno ecologico, ma anche una perdita culturale inestimabile per la città di Roma.
istituzioni chiamate a un’azione congiunta
Diverse aree naturali comprese nei Parchi Regionali Urbani, come la Riserva di Monte Mario e la Riserva dell’Aniene, sono anch’esse state colpite da incendi. Queste riserve sono affidate a Roma Natura, ente dotato di specialisti e guardiaparco, ma che sembra non avere compiuto sufficienti sforzi per proteggere questi patrimoni naturali. È necessaria una maggiore responsabilizzazione delle istituzioni coinvolte.
La Regione deve affermare il proprio ruolo di guida nella gestione di tali enti e il Comune, che beneficia delle bellezze naturali, deve garantire una vigilanza attiva sulla loro preservazione. Solo una collaborazione sinergica può garantire finalmente un cambiamento significativo nella gestione degli incendi e nella prevenzione delle emergenze ambientali.
la necessità di un cambio di passo
Un accorato richiamo si rivolge sia al Comune che alla Regione affinché adottino misure urgenti. Adottare un piano di intervento efficace per la salvaguardia delle aree verdi cittadine è l’unica via percorribile per contribuire a un ambiente più sano e più sicuro. La dichiarazione dell’Assessora all’Ambiente di voler intraprendere un “cambio di passo” deve risultare credibile e tradursi in azioni concrete, poiché la salute pubblica e la bellezza del nostro patrimonio naturale dipendono dalla decisione attiva delle istituzioni competenti.