IX edizione del Festival del Podcasting a Roma: innovazione e storie che commuovono - Occhioche.it
All’interno della Casa delle Tecnologie Emergenti della Stazione Tiburtina, Roma accoglie la IX edizione del Festival del Podcasting, un significativo evento che celebra il mondo dei podcast e del digital audio entertainment. La manifestazione, che si realizza in collaborazione con la Rome Future Week, si propone di esplorare temi cruciali come media e informazione, scienza e innovazione, creatività e storytelling, nonché le varie sfaccettature delle culture urbane. Fino al 5 ottobre 2024, le città italiane vivranno eventi eccezionali, culminando con un incontro a Milano per tutti i professionisti del settore.
Fino al 5 ottobre 2024, il Festival del Podcasting coinvolgerà diverse grandi città italiane, offrendo un ricco programma di eventi dal vivo, workshop e sessioni di networking. Sabato 5 ottobre, a Milano, si svolgerà un incontro di grande rilevanza per l’intera industry, in cui parteciperanno piattaforme, editori, produttori e podcaster. Questo grande evento è l’occasione perfetta per favorire la sinergia tra le diverse componenti del settore e per mettere in luce l’importanza dei podcast nella società contemporanea.
Il Festival non si limita soltanto a eventi in presenza, ma include anche una giornata speciale online, il 30 settembre, per celebrare l’International Podcast Day. Ester Memeo, fondatrice di Podstar.it e organizzatrice del festival, mette in evidenza come le principali realtà del settore considerino il Festival un importante punto di riferimento per scambiare esperienze e costruire opportunità. Durante l’evento, i partecipanti avranno accesso a numerosi corsi di podcasting gratuiti e opportunità di networking, favorendo l’innovazione tra podcaster e professionisti del settore. Giulio Gaudiano, presidente di Assipod e direttore artistico della manifestazione, ribadisce l’importanza di queste interazioni per promuovere la crescita del settore.
Ad aprire il Festival è stato il podcast intitolato “Innocente. La storia di Beniamino Zuncheddu”, realizzato da Sole 24 Ore in collaborazione con Radio 24. Sotto la cura della giornalista Nicoletta Cottone, il podcast narra la drammatica vicenda di Beniamino Zuncheddu, un pastore sardo ingiustamente detenuto per quasi 33 anni, vittima di inganni e false testimonianze che hanno alterato la verità su un triplice omicidio. Insieme a Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna e attivista del Partito Radicale, si è messo in luce il dramma di un uomo innocente che ha subito una condanna all’ergastolo, segnando un capitolo doloroso della giustizia italiana.
La preziosa testimonianza di Irene Testa ha rivelato come la vicenda di Zuncheddu fosse in realtà un caso di ingiustizia. Attraverso manifestazioni pubbliche e un lavoro instancabile per sensibilizzare l’opinione pubblica, Testa ha contribuito a far emergere una storia che meritava di essere raccontata. “Chiunque avesse studiato a fondo il caso si sarebbe reso conto che Beniamino non era coinvolto in alcun modo. Era il capro espiatorio perfetto, una vittima indifesa”, afferma Testa, sottolineando il bisogno di riforme nel sistema giuridico italiano. Oggi, dopo aver recuperato la libertà, Zuncheddu affronta le sue angosce quotidiane, privato della dignità e di un’occupazione.
La vita di Beniamino Zuncheddu è un esempio emblematico di come la giustizia possa fallire. Adesso che ha riacquisito la libertà, il suo presente è ancora segnato dalle esperienze traumatiche del passato, senza un reddito né un luogo dove dormire. Senza il supporto della famiglia, Zuncheddu sarebbe costretto a vivere in condizioni difficili e, in alcuni casi, senza fissa dimora. Affinché la sua storia non rimanga solo una narrazione, è indispensabile un adeguato risarcimento per il danno subito. Un nuovo episodio del podcast “Innocente” previsto per la fine di ottobre approfondirà la questione del risarcimento e l’equità del trattamento riservato agli innocenti.
Il secondo podcast presentato al Festival è “Come una marea”, ideato da Francesca Zanni e prodotto da Radio 24. Questo podcast esplora le 87 ore di internamento coattivo di Franco Mastrogiovanni, un maestro elementare che nel 2009 ha subito un Trattamento Sanitario Obbligatorio ospitato presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Le ore di detenzione hanno visto Mastrogiovanni legato a un letto, privato di qualsiasi libertà di movimento, alimentazione e igiene personale. Questo trauma ha segnato in modo indelebile la sua vita, portandolo a una morte lenta e sofferta.
La narrazione di “Come una marea” rappresenta un’importante riflessione su come il contesto sanitario e le pratiche di internamento possano degenerare in abusi e violazioni dei diritti umani. Attraverso un’accurata ricostruzione degli eventi, il podcast intende accendere una luce su queste problematiche, invitando l’ascoltatore a riflettere sui temi della salute mentale e dei diritti civili. La storia di Mastrogiovanni è un monito contro il silenzio e l’indifferenza, ponendo interrogativi sul sistema di assistenza e protezione dei più vulnerabili.
La IX edizione del Festival del Podcasting si rivela, quindi, un’importante piattaforma per discutere questioni rilevanti e per dare voce a coloro che hanno visto infrante le loro speranze da dinamiche sociali e giuridiche ingiuste.
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