Jodie Foster denuncia la superficialità di Hollywood nel tratteggiare i personaggi femminili: una riflessione sul ruolo dello stupro nelle sceneggiature

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Jodie Foster denuncia la superficialità di Hollywood nel tratteggiare i personaggi femminili: una riflessione sul ruolo dello stupro nelle sceneggiature - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 31 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi

Contesto: ‘attrice e regista Jodie Foster ha espresso pubblicamente la sua preoccupazione riguardo all’uso superficiale e frequente dello stupro come elemento narrativo nelle sceneggiature di film e serie tv per giustificare il passato traumatico di un personaggio femminile. Durante l’annuale The Hollywood Reporter Drama Actress Roundtable, Foster ha messo in luce la necessità di una maggiore complessità e profondità nella scrittura dei personaggi femminili.

Le istanze femminili a Hollywood: il punto di vista maschile sui personaggi femminili

Ospite insieme ad altre celebri attrici dell’annuale The Hollywood Reporter Drama Actress Roundtable promossa dalla rivista di settore, Jodie Foster ha parlato con le colleghe delle istanze femminili a Hollywood, soffermandosi su come vengono trattate le donne e sui punti di vista maschili che spesso emergono nella scrittura delle sceneggiature.

Quando le attrici sono state invitate a condividere le parole chiave nelle descrizioni dei personaggi che le fanno esitare ad accettare un ruolo, Brie Larson ha risposto: “A pezzi ma bella” o “bella ma non lo sa“. “‘ho letto tante volte. ‘ho letto anche la settimana scorsa”. Queste parole hanno dato il via a una riflessione più ampia sul modo in cui i personaggi femminili vengono rappresentati a Hollywood.

La riflessione di Jodie Foster sull’uso dello stupro come elemento narrativo

Jodie Foster ha espresso la sua preoccupazione riguardo all’uso superficiale e frequente dello stupro come elemento narrativo nelle sceneggiature di film e serie tv per giustificare il passato traumatico di un personaggio femminile. “Per la maggior parte della mia carriera, sono sempre rimasta scioccata dal fatto che in molte delle sceneggiature che leggevo, l’intera motivazione del personaggio femminile era che era stata traumatizzata da uno stupro. Sembrava essere l’unica spiegazione che gli sceneggiatori maschi riuscivano a trovare per giustificare le azioni delle donne”.

Secondo Foster, lo stupro o le molestie sembravano essere l’unico tipo di retroscena emotivo e orrido che questi sceneggiatori maschi potevano comprendere nelle donne. “E io non la prendevo sul personale. Ma una volta che sono stata abbastanza grande, credo di avere sentito la responsabilità di andare da loro e dire: ‘Non otterrete sempre il personaggio femminile più perfettamente delineato che ci possa essere, ma forse abbiamo l’opportunità di lavorare insieme e creare qualcosa che va in quella direzione”‘.

La necessità di una maggiore complessità nella scrittura dei personaggi femminili

Foster ha sottolineato come spesso gli sceneggiatori maschi siano disinteressati alla complessità dei personaggi femminili e non siano in grado di entrare in empatia con loro. “Penso che siano i registi maschi ad avere un problema. Le donne sono abituate a mettersi nei corpi degli altri”.

La denuncia di Foster ha trovato il sostegno delle altre attrici presenti alla Roundtable. Nicole Kidman ha commentato: “Ed è per questo che penso che ora stiamo tutte lavorando duramente per mettere le donne al timone, perché il punto di vista diventa improvvisamente molto diverso”.

Jodie Foster sa bene di cosa parla. La 61enne attrice e regista ha ottenuto la sua prima nomination all’Oscar per il ruolo di una bambina abusata che fa la prostituta nel film Taxi Driver di Martin Scorsese del 1976. E ha strabiliato pubblico e critica con il ruolo di vittima di uno stupro di gruppo nel film del 1988 Sotto accusa, per il quale ha vinto il suo primo Oscar come Miglior attrice protagonista . La sua riflessione sulla superficialità con cui i personaggi femminili vengono scritti e tratteggiati a Hollywood rappresenta un’importante occasione per ripensare il modo in cui le donne vengono rappresentate nel mondo del cinema e delle serie tv.

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