Kevin Costner parla del suo film “Horizon” al Magna Graecia Film Festival: una riflessione sulla carriera

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Kevin Costner parla del suo film "Horizon" al Magna Graecia Film Festival: una riflessione sulla carriera - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2024 by Luisa Pizzardi

Kevin Costner ha recentemente partecipato al Magna Graecia Film Festival, dove ha avuto l’opportunità di discutere della sua carriera e, in particolare, del suo nuovo progetto cinematografico, “Horizon”. Durante la conferenza, l’attore ha espresso le sue considerazioni riguardo alla ricezione del film, sottolineando l’importanza della sua visione artistica oltre i risultati immediati al botteghino.

Il messaggio di “Horizon”

Nel corso della sua esposizione, Costner ha evidenziato che “Horizon” non ha ottenuto il successo sperato nei cinema americani, affermando: “Questo film non è stato accolto molto bene in America come avrei gradito a livello di sale cinematografiche”. Questa affermazione riflette una delle maggiori sfide a cui i film devono far fronte nell’attuale panorama cinematografico, dove le aspettative sono elevate e il successo viene spesso misurato nei primi giorni di proiezione.

Costner ha ricordato un’esperienza simile avuta in passato con il film “Fandango”, suggerendo che la storia si ripeta, con opere artistiche che trovano più riconoscimento solo nel tempo. L’attore ha spiegato che la sua ambizione per “Horizon” non riguarda soltanto i risultati immediati, ma piuttosto l’impatto duraturo che il film può avere sul pubblico: “Credo invece che il modo più realistico per giudicare un film sia la sua durata nel tempo”.

L’essenza del western

Uno degli aspetti che Costner ha voluto mettere in evidenza è la sua intenzione di creare un western che possa emozionare e commuovere gli spettatori. “Horizon” è pensato per essere più di un mero intrattenimento: Costner desidera che il pubblico entri in sintonia con la narrazione e vivano un’esperienza reale. A tal proposito, ha affermato: “Il mio obiettivo è che entri nel vostro cuore, che vi possa commuovere, un western che vi possa far versare anche delle lacrime”.

Questa affermazione mostra la dedizione dell’attore non solo nei confronti del suo progetto, ma anche l’importanza che attribuisce ai legami emotivi tra film e pubblico. “Horizon” si propone di esplorare temi significativi e complessi, riflettendo su esperienze umane profonde, un elemento che può richiedere tempo per essere pienamente apprezzato.

Oltre il botteghino: la sfida dell’industria cinematografica

La conversazione di Costner ha anche toccato questioni più ampie legate all’industria cinematografica moderna. Egli ha lamentato come, nell’era attuale, il pubblico sia spesso spinto a giudicare un film sui risultati del botteghino nei primissimi giorni, piuttosto che sulla qualità e sul significato del suo contenuto. Questa tendenza, secondo Costner, è un problema significativo, poiché disregardare la sostanza di un film in favore di numeri di vendita può portare a una ricaduta nell’arte cinematografica.

Costner ha esortato il pubblico e gli studios a riconsiderare le loro aspettative, suggerendo che i film, come “Horizon”, meritano di essere valutati nel lungo periodo. Le opere cinematografiche possono talvolta necessitare di tempo per fiorire, e un’attenzione esclusiva ai risultati di apertura potrebbe danneggiare progetti che hanno molto da offrire.

“Il mio obiettivo è che entri nel vostro cuore” ha affermato Costner, sottolineando quanto sia cruciale per gli artisti rimanere fedeli alla propria visione, indipendentemente dalle pressioni esterne. In un’epoca in cui i contenuti digitali possono raggiungere il pubblico in modi nuovi e diversi, la necessità di una conversazione aperta sulla vera essenza del cinema è più importante che mai.

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