Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2024 by Giordana Bellante
La 76esima edizione della Sagra del Pizzutello è ufficialmente in corso, celebrando uno dei prodotti tipici più amati della città di Tivoli. Questa manifestazione non solo pone l’accento sul delizioso frutto, ma offre anche un’occasione per esplorare le tecniche agricole, le tradizioni culturali e il patrimonio paesaggistico che circonda il territorio. Grazie al supporto di Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene, la sagra si configura come un importante momento di divulgazione e valorizzazione delle eccellenze locali.
Programma e date della sagra: un evento da non perdere
La sagra ha avuto avvio il 31 agosto e il 1 settembre, ma il divertimento non è ancora finito. Gli organizzatori hanno programmato attività anche per il secondo weekend di settembre, precisamente il 7 e l’8. Questo evento rientra nel calendario estivo di Tivoli, attirando visitatori da vicino e lontano, desiderosi di scoprire le tradizioni culinarie e culturali della città.
La sagra si svolge in diverse location suggestive, tra cui il Chiostro di Villa D’Este, patrimonio dell’umanità UNESCO, che offre un meraviglioso sfondo architettonico per le varie iniziative. Durante i giorni della manifestazione, il Chiostro diventa un punto focale per le attività, creando un’atmosfera incantevole che trasporta i partecipanti nel cuore della tradizione tiburtina.
Attività e attrazioni: un mix di cultura e divertimento
Tra le attività proposte, spicca la lezione di pittura en plein air, un’opportunità per artisti e appassionati di immortalare la bellezza naturale della zona, sotto la maestosa cascata. Quest’attività offre ai partecipanti la possibilità di ritrovare un contatto autentico con la natura, stimolando la creatività in un contesto suggestivo.
Inoltre, i “Dialoghi di Pizzutello” offrono un’interessante esplorazione delle tradizioni locali legate a questo frutto nella cultura tiburtina. Gli incontri mirano a creare una connessione tra produttori, esperti e appassionati, fornendo uno spazio per condividere aneddoti, ricette e metodologie di coltivazione. Questo scambio di informazioni è fondamentale per la valorizzazione del Pizzutello e per la sua integrazione nelle tradizioni culinarie contemporanee.
Un’altra attrazione coinvolgente della sagra è la presenza degli Sbandieratori del Leone Rampante di Cori, che si esibiscono durante la sfilata del Carro di Pizzutello trainato dai buoi. Questa parata storica non solo rappresenta una tradizione folcloristica, ma incarna anche lo spirito comunitario del territorio, riunendo i cittadini e i visitatori intorno a momenti di festa e celebrazione.
La connessione con il patrimonio paesaggistico: una storia da raccontare
Il Pizzutello non è solo un frutto, ma una vera e propria icona della cultura tiburtina. Le tecniche colturali, tramandate di generazione in generazione, sono profondamente radicate nel territorio e nella sua storia. La sagra offre una piattaforma per raccontare queste storie, mostrando quanto sia importante preservare le tradizioni agricole e collegarle al patrimonio paesaggistico della valle dell’Aniene.
Durante l’evento, i visitatori possono apprendere le modalità di coltivazione del Pizzutello, una varietà di uva apprezzata per il suo sapore dolce e intenso. Le visite guidate ai vigneti e la possibilità di assaporare i prodotti locali rappresentano esperienze preziose per chiunque desideri comprendere meglio la ricchezza gastronomica di Tivoli.
In questo contesto, la sagra diventa un’opportunità per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della sostenibilità agricola e della biodiversità. Attraverso laboratori, incontri e discussioni, si fa luce sulla necessità di preservare le tecniche di coltivazione tradizionali e i legami tra agricoltura, cultura e ambiente.
La 76esima Sagra del Pizzutello si propone quindi come un evento versatile, capace di coniugare tradizione e modernità, cultura e divertimento, offrendo un’esperienza unica nel cuore della storica Tivoli.