La Biblioteca nazionale centrale di Roma ospita il CERL 2024: focus sulla stampa in caratteri non latini

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La Biblioteca nazionale centrale di Roma ospita il CERL 2024: focus sulla stampa in caratteri non latini - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 10 Agosto 2024 by Redazione

Il prossimo 23 ottobre 2024, la Biblioteca nazionale centrale di Roma si prepara ad accogliere l’Annual General Meeting del CERL . Questa importante manifestazione riunirà le principali istituzioni bibliotecarie di Europa e Nord America, creando un’occasione unica per discutere e approfondire la storia e l’evoluzione della stampa in caratteri non latini. L’evento svelerà le sfide e le opportunità attuali nella conservazione e diffusione di testi in lingue e alfabeti non europei.

La conferenza sul tema della stampa in caratteri non latini

Un’importante iniziativa culturale

Il tema prescelto per la conferenza del CERL nel 2024, “European Printing in Non-Latin Scripts”, rappresenta un viaggio attraverso la storia della tipografia, che ha avuto inizio nel XV secolo. In questo periodo, la tecnologia della stampa si espandeva, portando alla produzione di libri non solo in latino ma anche in lingue volgari, ampliando così la gamma di testi disponibili per la lettura e lo studio. Saranno analizzate le modalità attraverso cui i tipografi europei hanno iniziato a stampare testi in diverse lingue, segnalando un momento cruciale che ha contribuito alla diversità culturale e linguistica nel panorama editoriale.

La storia della tipografia in Europa

Quando la tipografia si è diffusa in Europa, la prima lingua a essere utilizzata fu il latino, seguendo un approccio eurocentrico. Tuttavia, gli editori europei non tardarono ad avventurarsi oltre il latino. Dal 1469 iniziarono a stampare testi in ebraico, mentre il greco seguiva a ruota nel 1471. La crescita della tipografia si tradusse in una fioritura di caratteri nuovi e innovativi destinati a rappresentare lingue come il glagolitico, il cirillico e l’arabo, con la prima edizione araba datata al 1514. Questa evoluzione libraria ha reso disponibili opere di inestimabile valore in un’ampia varietà di lingue e stili di scrittura.

L’importanza delle collezioni bibliotecarie contemporanee

La conservazione del patrimonio culturale

Oggi, le biblioteche europee e americane custodiscono straordinarie collezioni di testi preziosi stampati in caratteri non latini. Queste opere non rappresentano semplicemente libri antichi, ma raccontano storie di transizioni culturali e interazioni globali che hanno formato il nostro mondo contemporaneo. Le biblioteche hanno acquisito questi volumi attraverso una serie di eventi storici, politici e culturali, rendendoli custodi importanti pezzi della storia linguistica dell’umanità. Il seminario annuale del CERL si propone di esplorare ulteriormente l’importanza di questi testi e delle sfide legate alla loro conservazione, tutela e accesso.

Sfide contemporanee nella conservazione

Nonostante il patrimonio librario esistente, le istituzioni si trovano a fronteggiare sfide moderne. La digitalizzazione, l’accesso alle collezioni e le questioni di conservazione emergono come temi cruciali nelle discussioni tra bibliotecari e studiosi. La conferenza rappresenterà un’occasione per leggere il presente alla luce di un passato storico, offrendo anche uno spazio per analizzare l’evoluzione delle tecniche di stampa e il loro impatto sulle lingue minoritarie e non latine.

Partecipazione e registrazione

Come partecipare all’evento

Il seminario del CERL è aperto a tutti coloro che desiderano approfondire questi temi e scoprire di più sul ruolo delle biblioteche nella promozione della diversità linguistica e culturale. Sebbene la partecipazione sia gratuita, è necessaria una registrazione anticipata. Coloro che sono interessati possono inviare un’email a secretariat@cerl.org per assicurarsi un posto a questo prestigioso incontro.

L’Annual General Meeting rappresenta non solo un evento imperdibile per i professionisti del settore, ma anche un’opportunità per riflettere sulle dinamiche della cultura europea e sul modo in cui la stampa ha plasmato la nostra comprensione delle diverse scritture e lingue. La Biblioteca nazionale centrale di Roma offrirà, dunque, un palcoscenico di grande rilevanza per la discussione e la divulgazione di queste tematiche fondamentali.

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