La compagnia dell’attore festeggia 50 anni: un viaggio attraverso la memoria teatrale italiana

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La compagnia dell'attore festeggia 50 anni: un viaggio attraverso la memoria teatrale italiana - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 by Giordana Bellante

Un evento ricco di storia e creatività attende il pubblico dal 2 al 6 ottobre al Vascello di Roma, dove Manuela Kustermann celebra il cinquantesimo anniversario della compagnia dell’attore. Con la ripresa di “La Fabbrica dell’Attore 50 anni di esistenza”, si rendono omaggio all’eredità di Giancarlo Nanni e agli artisti che hanno lasciato un segno nel panorama teatrale italiano.

Le origini della compagnia dell’attore

Un contesto avanguardistico

Fondata nel 1974, la compagnia dell’attore si inserisce in un periodo di grande fermento culturale e artistico, caratterizzato dalle idee innovative dell’avanguardia teatrale degli anni ’70. Giancarlo Nanni, uno dei fondatori chiave, ha iniziato il suo percorso artistico con opere che si distaccavano dalle convenzioni tradizionali. Negli anni precedenti alla creazione della compagnia, egli ha dato vita a produzioni iconiche come “A come Alice” e “Il risveglio di primavera”, che hanno rappresentato veri e propri manifesti di una nuova concezione del teatro. Durante questo periodo, Nanni ha pubblicato lavori fondamentali come “La scrittura scenica” e “Il teatro-corpo-immagine”, contribuendo a plasmare la narrativa teatrale dell’epoca.

Il debutto al teatrino di Porta Portese

L’inizio della compagnia dell’attore è legato al teatrino di Porta Portese, noto come “La Fede”. Questo spazio, un tempo un magazzino umido, ha rappresentato un rifugio creativo per artisti in cerca di libertà espressiva. Nanni, insieme a Kustermann e altri membri, ha utilizzato questo ambiente per esplorare nuove forme di narrazione, abbinando parole, musica e movimento. La compagnia si è distinta per il suo approccio non convenzionale, facendo a meno delle prove tradizionali per dare vita a spettacoli che emergessero dall’improvvisazione e dalla creatività collettiva.

La celebrazione delle radici artistiche

Un omaggio a Giancarlo Nanni

In occasione del cinquantesimo anniversario, “La Fabbrica dell’Attore 50 anni di esistenza” non è solo uno spettacolo, ma un’esperienza immersiva che racconta la storia della compagnia e delle sue origini. Manuela Kustermann, che si occupa della drammaturgia e della regia dello spettacolo, ha dedicato un ampio lavoro di ricerca su materiale d’archivio per creare un evento che celebra la storia collettiva di artisti che hanno influenzato il teatro italiano. La serata prevede la presentazione di documenti, aneddoti personali e un richiamo alle esperienze vissute, tra cui frammenti storici e musicali che rievocano atmosfere passate.

Riflessioni sul passato e sul futuro

Kustermann ha sottolineato l’importanza di rimanere connessi con le proprie radici artistiche, invitando il pubblico a immergersi in un viaggio che rievoca le esperienze formative degli artisti. Questa serata sarà dedicata a Giancarlo Nanni, scomparso nel 2010, e agli altri artisti che hanno fatto parte della storia della compagnia. L’obiettivo è trasmettere non solo la memoria di eventi passati, ma anche l’eredità creativa che continua a ispirare le nuove generazioni.

Un’esperienza teatrale trasformativa

Tra memoria e creatività

Il format dello spettacolo prevede un mix di elementi teatrali e visivi, creando un’esperienza che sfida le convenzioni tradizionali. Il pubblico sarà coinvolto in un viaggio che combina elementi di recital, concerto e happening, dimostrando come il teatro possa evolversi nel tempo. La scelta di utilizzare materiali storici, abbinati a interpretazioni contemporanee, mette in risalto l’importanza della memoria artistica nel contesto attuale.

La vitalità del teatro oggi

Kustermann ha avuto parole di entusiasmo per la vitalità del teatro, evidenziando come, anche dopo 50 anni, la creatività rimane una forza impetuosa. Rievocare le proprie esperienze teatrali consente non solo di rendere omaggio al passato, ma anche di riaccendere l’entusiasmo e la passione per l’arte scenica. La serata rappresenta un’opportunità per riflessioni profonde su come il teatro possa continuare a cambiare e adattarsi, mantenendo vive le voci degli artisti storici nel panorama culturale contemporaneo.

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