Ultimo aggiornamento il 17 Maggio 2024 by Luisa Pizzardi
‘inchiesta Genova, che vede coinvolto il padre di Roberto Spinelli, Aldo, sta portando alla luce una serie di dinamiche e rapporti che hanno caratterizzato la vita dell’imprenditore ligure. In particolare, durante l’udienza davanti al giudice per le indagini preliminari, Roberto Spinelli ha tracciato un ritratto del padre come persona “ingestibile” e ha rivelato dettagli sui loro rapporti con il governatore Toti, il presidente dell’Autorità portuale Signorini e i finanziamenti ai partiti.
Parte 1: Aldo Spinelli, un padre ‘ingestibile’ e i rapporti con Toti e Signorini
Sottotitolo 1: La difficoltà di gestire Aldo Spinelli dopo la morte della madre
Roberto Spinelli ha descritto al giudice la difficoltà di gestire il padre Aldo dopo la morte della madre. “Era impossibile gestirlo. Era una situazione in cui più volte abbiamo pensato di mettergli l’amministratore di sostegno”, ha dichiarato Spinelli jr, riferendosi a un istituto giuridico che tutela le persone che non sono più in grado di provvedere autonomamente ai propri interessi.
Sottotitolo 2: rapporti con il governatore Toti: ‘Ci faceva le sceneggiate per chiedere i finanziamenti’
Spinelli jr ha poi rivelato dettagli sui rapporti tra il padre e il governatore della Liguria, Giovanni Toti. “Mio padre non riusciva a capire che non si poteva fare, e comunque era Toti che lo chiamava” quando c’erano “situazioni elettorali o delle cene”, ha raccontato Spinelli. Secondo quanto riferito, Toti avrebbe più volte fatto pressioni su Aldo Spinelli per ottenere finanziamenti per la sua attività politica. “Ci faceva le sceneggiate per chiedere i finanziamenti”, ha dichiarato Spinelli jr.
Sottotitolo 3: Il legame con il presidente dell’Autorità portuale Paolo Signorini: ‘Ha trovato in lui un supporto’
Roberto Spinelli ha poi parlato dei rapporti tra il padre e il presidente dell’Autorità portuale di Genova, Paolo Signorini. Secondo quanto dichiarato, Aldo Spinelli avrebbe trovato in Signorini un importante appoggio. “Lui ha trovato in questo Signorini un supporto”, ha raccontato Spinelli jr. Tuttavia, lo stesso Spinelli ha messo in dubbio l’operato di Signorini, definendolo una persona “laureata, scolarizzata, nella sua vita penso volesse fare il funzionario pubblico e poi è andato in Iren”, una delle maggiori multiutility italiane.
Parte 2: finanziamenti ai partiti e la posizione di Roberto Spinelli: ‘Io non ho mai dato finanziamenti illeciti in cambio di favori’
Sottotitolo 1: bonifici ai partiti: ‘Io ho intimato a mio padre di non far più finanziamenti a soci da anni’
Roberto Spinelli ha anche affrontato la questione dei finanziamenti ai partiti, un aspetto al centro dell’inchiesta Genova. “Io ho intimato a mio padre di non far più finanziamenti a soci da anni”, ha dichiarato Spinelli jr, sottolineando la sua distanza rispetto alla condotta del padre. Tuttavia, non è chiaro se Aldo Spinelli abbia effettivamente seguito le indicazioni del figlio e se abbia continuato a versare denaro a esponenti politici.
Sottotitolo 2: La posizione di Roberto Spinelli: ‘Io non ho mai dato finanziamenti illeciti in cambio di favori’
Infine, Roberto Spinelli ha tenuto a precisare la sua posizione rispetto all’inchiesta e alle accuse che gravano sul padre. “Io non ho mai dato finanziamenti illeciti in cambio di favori”, ha dichiarato al giudice, ribadendo la sua estraneità ai fatti contestati. Tuttavia, l’inchiesta Genova è ancora in corso e sarà compito della magistratura accertare le responsabilità dei singoli individui coinvolti.
