La crisi della scuola italiana secondo Enrico Galiano: migliaia di cattedre scoperte e insegnanti precari

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Ultimo aggiornamento il 31 Agosto 2024 by Emiliano Belmonte

Il docente e scrittore Enrico Galiano ha acceso un acceso dibattito sui social media con un recente post su Facebook, in cui denuncia con forza la crisi profonda della scuola italiana e la drammatica mancanza di insegnanti. Secondo Galiano, la situazione è critica: 62.560 cattedre sono attualmente scoperte in Italia, ma le assunzioni previste dal governo ammontano a solo 45.000, lasciando così un terzo delle cattedre vuote.

condizioni precarie per gli insegnanti: il costo dell’instabilità

Galiano non si limita a evidenziare il problema numerico, ma si sofferma anche sulle condizioni di lavoro precarie degli insegnanti, sottolineando come queste influiscano non solo sugli studenti ma anche sugli stessi docenti. Secondo il docente, il sistema scolastico si trova in uno stato di cronica instabilità, dove gli insegnanti sono spesso costretti a lavorare senza la sicurezza di un contratto stabile. “Un insegnante in ruolo costa allo Stato molto più di un precario”, afferma Galiano, suggerendo che questo sia uno dei motivi per cui le assunzioni non vengono fatte, nonostante la disponibilità di posti e la presenza di insegnanti qualificati con titoli ed esperienza.

la critica alla politica: tra presente e futuro della scuola

Nel suo post, Galiano rivolge una dura critica alla classe politica, accusata di ignorare la scuola e gli studenti in favore degli elettori di oggi. Il docente evidenzia come la politica sembri concentrarsi solo sul breve termine, senza preoccuparsi delle conseguenze future. “Un grande politico pensa agli elettori di domani, un pessimo politico a quelli di oggi”, scrive Galiano, sottolineando che la scuola forma proprio gli elettori di domani, ma lamentando la mancanza di visione a lungo termine da parte dei governanti attuali.

reazioni e dibattito sui social: una preoccupazione condivisa

Il post di Enrico Galiano ha rapidamente suscitato un acceso dibattito sui social media, dove molti utenti hanno condiviso la sua denuncia esprimendo preoccupazione per il futuro della scuola italiana. Numerosi commenti hanno espresso solidarietà con gli insegnanti precari e hanno criticato la politica per la sua apparente inazione di fronte a una crisi così grave. Altri hanno puntato il dito contro il sistema scolastico in generale, chiedendo riforme urgenti per garantire un’istruzione di qualità e un ambiente lavorativo dignitoso per i docenti.

conclusioni: una crisi che non può essere ignorata

Le parole di Enrico Galiano hanno riportato sotto i riflettori una crisi che, secondo molti, è stata troppo a lungo ignorata. La mancanza di insegnanti e le condizioni di lavoro precarie sono problemi che non solo minano la qualità dell’istruzione, ma compromettono anche il futuro del paese. Mentre il dibattito continua, è chiaro che la scuola italiana necessita di soluzioni concrete e di lungo termine, in grado di valorizzare gli insegnanti e garantire a tutti gli studenti l’accesso a un’istruzione di qualità.

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