Ultimo aggiornamento il 8 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi
Contesto: Un mese dopo l’accoltellamento da parte di un 37enne marocchino, Christian Di Martino, il vice ispettore di polizia delle Volanti di Milano, parla al Tg1 della sua esperienza, della sua guarigione e della sua ferma determinazione a tornare al lavoro.
La testimonianza di Christian Di Martino: “Ho perso un rene, ma farò una vita normale”
Christian Di Martino, il vice ispettore di polizia accoltellato un mese fa a Lambrate, ha condiviso la sua storia di sopravvivenza e determinazione con il giornalista Stefano Fumagalli del Tg1. “Come sto? Sto migliorando”, ha esordito Di Martino, sottolineando che il decorso della malattia richiederà ancora del tempo. Nonostante abbia perso un rene a seguito dell’attacco, il vice ispettore è fiducioso di poter condurre una vita normale. “Probabilmente dovevo morire, ma grazie alla bravura dei medici sono riuscito a rimanere in vita”, ha aggiunto.
La notte del drammatico evento, Di Martino era in servizio alla stazione di Lambrate quando ha risposto a una chiamata che segnalava una persona che lanciava sassi contro treni e passanti. ‘uomo in questione era un irregolare senza fissa dimora con precedenti per spaccio e rapina e tre provvedimenti di espulsione. Quando Di Martino ha cercato di bloccarlo, l’uomo ha estratto un coltello di 20 cm nascosto tra i vestiti e ha colpito il vice ispettore con diversi fendenti.
“Voglio tornare a fare il poliziotto”: l’impegno di Christian Di Martino per la sicurezza dei cittadini
Dopo l’attacco, Di Martino è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza all’ospedale Niguarda, dove è rimasto sotto i ferri per cinque ore. Durante l’intervento, ha ricevuto circa un centinaio di trasfusioni tra sangue, plasma ed emoderivati. In segno di gratitudine per l’ospedale, circa 70 appartenenti alle forze dell’ordine hanno successivamente donato il sangue.
Di Martino ha trascorso sette giorni in terapia intensiva, ma le sue condizioni sono migliorate giorno dopo giorno. Durante questo periodo, ha ricevuto la visita delle massime autorità dello Stato e ha sperimentato un’ondata di sostegno e affetto da parte dei cittadini. “La vicinanza dei cittadini che, pur non conoscendomi, mi hanno fatto sentire il loro supporto e il loro affetto”, ha sottolineato Di Martino.
Nonostante i segni permanenti lasciati sull’evento sul suo corpo, Di Martino non ha esitazioni sul suo futuro. Appena possibile, vuole tornare al lavoro come poliziotto. “Farei tutto quello che ho fatto. Il mio lavoro mi piace e l’ho fatto per assicurare la sicurezza di tutti”, ha concluso, dimostrando una ferma determinazione a continuare a servire e proteggere la sua comunità.