La Dream Euro Cup 2024: un evento sportivo per la sensibilizzazione sulla salute mentale

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La Dream Euro Cup 2024: un evento sportivo per la sensibilizzazione sulla salute mentale - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 by Giordana Bellante

La salute mentale è una tematica cruciale nella società moderna, e lo sport, in particolare il calcio, si propone come un potente veicolo di inclusione e riabilitazione. Dal 23 al 27 settembre 2024, il Palazzetto dello Sport di Roma ospiterà la Dream Euro Cup, il primo Campionato Europeo di calcio a 5 Futsal dedicato alla salute mentale, inserito nel contesto della Settimana Europea dello Sport 2024. Questo evento si preannuncia come un’importante opportunità per sensibilizzare il pubblico su questa sfida sociale e culturale.

L’evento di Roma: un’iniziativa con forti protagonisti

La genesi della Dream Euro Cup

La Dream Euro Cup rappresenta un passo significativo nella promozione della salute mentale attraverso lo sport. Questa iniziativa è nata dall’esperienza del medico psichiatra Santo Rullo, che ha fondato la Nazionale Italiana di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale, nota come “Crazy for Football.” Creata nel 2016 con il supporto della FIGC , questa squadra ha già avuto un impatto positivo, ispirando progetti simili in tutto il mondo.

Oltre alla competizione, la Dream Euro Cup coinvolge anche figure di spicco del mondo sportivo e culturale, tra cui Demetrio Albertini, Giuseppe Bergomi e David Trezeguet, dimostrando un forte impegno collettivo per far conoscere e combattere i disturbi mentali. Anche l’attore Pietro Sermonti partecipa all’evento, mettendo in evidenza come lo sport possa unire diverse realtà nel nome di una causa comune.

Un’ampia mobilitazione di partner e supporto istituzionale

L’importanza dell’evento è testimoniata dal supporto di numerosi partner e istituzioni, tra cui Roma Capitale e la Commissione Europea, che ha finanziato l’iniziativa attraverso il programma Erasmus+ Sport. Il progetto ha coinvolto 15 partner europei attivi nel settore sportivo e sociale, puntando a promuovere non solo la competizione calcistica, ma anche l’importanza della salute mentale tra le giovani generazioni.

Inoltre, l’evento ha ricevuto il patrocinio di diverse organizzazioni, tra cui il CONI, CIP e il Ministero del Lavoro, consolidando così un’alleanza tra istituzioni e società civile nel sostenere la causa della salute mentale.

La missione di Crazy for Football: inclusione e sensibilizzazione

Il ruolo del calcio come strumento di riabilitazione

Crazy for Football è molto più di un semplice progetto sportivo; è un veicolo di sensibilizzazione volto a combattere gli stereotipi e la stigma associati ai disturbi mentali. Grazie a iniziative di questo tipo, il calcio viene presentato come un potente strumento di riabilitazione per migliaia di pazienti psichiatrici, che trovano nel gioco un modo per interagire con gli altri e affrontare le proprie difficoltà.

Negli anni, Crazy for Football ha coinvolto studenti, insegnanti e professionisti del settore della salute mentale, creando una rete di supporto e sensibilizzazione che va oltre il campo di gioco. L’impatto della campagna di comunicazione è stato amplificato attraverso un documentario premiato e una serie di film, ampliando la consapevolezza sul tema in tutta la società.

L’influenza di film e media

Il documentario omonimo, vincitore del David di Donatello nel 2017, e il successivo film “Crazy for Football – Matti per il calcio”, presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2021, hanno contribuito a portare in primo piano le storie di individui che, attraverso lo sport, hanno superato stili di vita difficili e stigmatizzanti. Questi lavori hanno avuto un impatto significativo, non solo nella comunità sportiva, ma anche nel più ampio contesto sociale, sensibilizzando il pubblico sulla salute mentale.

La crescente incidenza del disagio mentale in Europa

Statistiche e preoccupazioni attuali

Negli ultimi anni, la questione della salute mentale ha guadagnato crescente attenzione, soprattutto alla luce della pandemia di COVID-19. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità , prima della crisi sanitaria globale, circa una persona su otto nel mondo soffriva di un disturbo mentale. Con il diffondersi della pandemia, le stime suggeriscono che ora una persona su cinque potrebbe sviluppare problemi psicologici nel corso della propria vita.

In Europa, e in particolare in Italia, il disagio mentale continua a rappresentare una sfida crescente, colpendo in modo significativo le nuove generazioni. Questo trend è preoccupante e richiede un’azione incisiva da parte di istituzioni e società civile per garantire un ambiente favorevole alla salute mentale e per promuovere l’inclusione delle persone affette da tali disturbi.

Le opportunità di miglioramento in Italia

L’Italia ha acquisito un ruolo di leader nella difesa dei diritti delle persone con problemi di salute mentale, soprattutto grazie alla Legge 180, nota anche come “Legge Basaglia”. Tuttavia, per realizzare una vera inclusione, è necessario un impegno continuo e coordinato tra le istituzioni, le forze sociali e il settore sanitario. Il workshop scientifico internazionale dal titolo “Psychiatric Rehabilitation Through Sport: Strategie, strumenti e buone pratiche”, che si terrà il 28 settembre presso la Sala della Giunta del CONI, mira a fornire strategie pratiche agli operatori del settore, con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente l’intersezione tra sport e salute mentale.

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