Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2024 by Redazione
Appello della famiglia di Giovanna Pedretti: rispettate la nostra sofferenza
La famiglia di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano trovata morta domenica scorsa, si sente sotto assedio. Ogni volta che escono di casa, si trovano ad affrontare cronisti che li attendono in strada per fare domande. Questa situazione sta causando loro un enorme dolore. L’avvocato Simona Callegari, incaricata dalla famiglia come persona offesa nell’ipotesi di istigazione al suicidio, ha lanciato un appello alla stampa: “Chiediamo tregua e rispetto per la nostra sofferenza. Vi preghiamo di considerare che siamo una famiglia in attesa di elementi più solidi dalle indagini”.
La richiesta di rispetto per la famiglia Pedretti
La famiglia di Giovanna Pedretti sta vivendo un momento di grande dolore e ha bisogno di tranquillità. L’appello lanciato dall’avvocato Simona Callegari è chiaro: “Chiediamo alla stampa di rispettare la nostra sofferenza e di dare tregua. Siamo una famiglia che sta aspettando che dalle indagini emergano elementi più solidi”. La presenza costante dei cronisti, che attendono la famiglia fuori casa per fare domande, sta aggravando ulteriormente la situazione. La richiesta è quella di lasciare spazio alla famiglia per elaborare il proprio lutto e per affrontare questo difficile momento.
L’indagine sulla morte di Giovanna Pedretti
Attualmente, nel fascicolo sull’omicidio di Giovanna Pedretti, non sono presenti indagati. L’ipotesi di istigazione al suicidio è stata avanzata, ma al momento mancano elementi concreti per poter procedere con le indagini. La famiglia, in attesa di ulteriori sviluppi, chiede rispetto e pazienza. L’avvocato Simona Callegari ha sottolineato che è fondamentale attendere che emergano elementi più solidi dalle indagini prima di trarre conclusioni. Nel frattempo, la famiglia di Giovanna Pedretti chiede di poter vivere il proprio dolore in tranquillità, senza essere costantemente sotto i riflettori dei media.
Figlia, marito e madre di Giovanna Pedretti si sentono sotto assedio, trovandosi ogni volta che escono di casa qualche cronista che li attende in strada per fare domande. Stanno vivendo un enorme dolore, la loro richiesta alla stampa è di dare tregua, di rispettare la sofferenza di una famiglia, in attesa che dalle indagini arrivino elementi più solidi.
