La fine dell'era di Lina Souloukou alla Roma: motivazioni e conseguenze dopo 523 giorni - Occhioche.it
La recente uscita di Lina Souloukou dalla AS Roma segna un cambiamento significativo nella gestione del club. Arrivata nella Capitale il 18 aprile 2023, la manager greca ha vissuto una breve ma intensa avventura, culminata con la sua decisione di dimettersi per motivi personali e le difficoltà interne al club. Questa situazione si è aggravata con l’esonero di De Rossi e le contestazioni dei tifosi, mentre la squadra si prepara a una nuova era sotto la guida di Ivan Juric.
La nomina di Lina Souloukou alla guida della Roma è avvenuta dopo una raccomandazione diretta del presidente del PSG, Nasser Al Khelaifi, che l’aveva notata per le sue capacità gestionali all’interno dell’European Club Association . Arrivata nella Capitale con un curriculum invidiabile e una lunga esperienza alle spalle, Souloukou era vista come una figura capace di portare la Roma verso una maggiore stabilità finanziaria e competitiva.
Durante il suo mandato, Souloukou ha affrontato numerose questioni cruciali per il futuro del club. Le sue responsabilità si sono estese dalla gestione delle normative sul settlement agreement alle questioni relative al progetto del nuovo stadio a Pietralata. La sua azione includeva una ristrutturazione dei costi operativi tra il quartier generale di Trigoria e la sede di Tolstoj, che ha portato alla chiusura di quest’ultima, e ha cercato di migliorare gli accordi commerciali, ottenendo importanti contratti come quello siglato a ottobre 2023 con Riyadh Season.
Uno dei temi centrali della gestione di Lina Souloukou è stata la sostenibilità economica del club, fortemente voluta dalla proprietà. Questo essere ha comportato una revisione dei costi e, sfortunatamente, ha portato a non rinnovare i contratti di diversi dipendenti del centro sportivo Fulvio Bernardini, scatenando reazioni negative tra i membri del club e i tifosi. La scelta di limitare l’organico del personale è stata giustificata dalla necessità di ridurre le spese e di ripensare le strategie commerciali.
Nell’ultimo mercato estivo, la Roma ha intrapreso un radicale processo di ristrutturazione della rosa. Souloukou ha supervisionato la partenza di giocatori con ingaggi elevati, sostituiti da giovani talenti potenzialmente di alto valore per il futuro. Questa strategia mira a un’accresciuta sostenibilità, ma ha anche sollevato interrogativi sulla competitività immediata del club nel campionato.
Lina Souloukou, pur essendo una figura riservata, ha assunto anche il compito di portavoce della proprietà riguardo a tematiche importanti. Era stata chiara sul fatto che la famiglia Friedkin considera la Roma come un’istituzione da proteggere, ben più di un semplice business. In questo contesto, ha ribadito il loro impegno a lungo termine per rendere il club più forte e sostenibile, un messaggio che ha cercato di trasmettere anche in momenti di difficoltà.
Tuttavia, il suo appello alla stabilità è stato messo a dura prova dagli eventi recenti, in particolare l’esonero di De Rossi, che ha portato a tensioni interne e risentimenti tra i tifosi. Questa situazione ha reso l’ambiente ancora più instabile, culminando nelle contestazioni pacifiche che Souloukou e la famiglia Friedkin hanno affrontato allo stadio. La manager ha deciso di lasciare prima di una sfida cruciale contro l’Udinese, segnando così la fine di un’avventura costellata di sfide.
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