La geo-referenzazione nel vino italiano: il connubio tra territorio e vino si fa sempre più forte

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La geo-referenzazione nel vino italiano: il connubio tra territorio e vino si fa sempre più forte - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 8 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi

Il mondo del vino italiano si sta sempre più avvicinando a un modello di geo-referenzazione, simile a quello già in uso per i pregati vini francesi. In un’epoca in cui il vino non è solo una bevanda, ma viene percepito come espressione culturale e territoriale, il legame tra vino e territorio diventa un aspetto cruciale. Le nuove menzioni geografiche aggiuntive, introdotte dalla legislazione, offrono una possibilità unica per differenziare le produzioni attraverso una narrazione geologica e qualitativa delle diverse aree vitivinicole. Questo articolo esplorerà le ultime novità in tema di vini a Denominazione di Origine in Italia, i prossimi eventi sul tema e i progetti futuri per il settore.

menzioni geografiche aggiuntive e il loro impatto

Un nuovo strumento per i produttori e i consumatori

Le menzioni geografiche aggiuntive si configurano come uno strumento normativo che consente ai produttori di evidenziare le specificità di zone più ristrettamente definite all’interno di una denominazione di origine. Questo strumento ha come obiettivo quello di valorizzare il legame tra vino e territorio, permettendo ai consumatori di riconoscere l’autenticità e la qualità delle produzioni vinicole. In altre parole, ogni vino non è solo un blend di vitigni, ma diventa il risultato di un ecosistema unico, legato a fattori climatici, geologici e culturali specifici.

La scelta di implementare le MeGA rappresenta un passo significativo per il vino italiano, che mira ad elevare le sue produzioni sull’arsenale internazionale. Per il consumatore consapevole e appassionato, ciò offre l’opportunità di esplorare e comprendere meglio le peculiarità di un vino, non solo attraverso il suo gusto, ma anche attraverso il messaggio che l’etichetta porta con sé.

eventi e presentazioni a sostegno della cultura vinicola

Appuntamento Soave e Icon Wines: occasione di valorizzazione

Lunedì si svolgerà a VeronaAppuntamento Soave”, un evento che rappresenta un’importante occasione per presentare al pubblico il concetto di Unità Geografiche del Soave. Durante il tour, i partecipanti potranno scoprire le singole caratteristiche delle aree di produzione e come queste influenzino la qualità e il profilo organolettico dei vini. Attraverso eventi come questo, il settore vinicolo italiano cerca di educare i consumatori e creare una connessione emotiva con i prodotti, che vadano oltre il semplice atto di acquistare una bottiglia.

A inizio ottobre, anche il Consorzio Vini Alto Adige avrà modo di mettere in luce le sue eccellenze con la presentazione degli Icon Wines, vini che rappresentano le diverse sottozone della Doc montana. Questi eventi offrono una piattaforma per interagire e approfondire il significato di un vino, ponendo al centro l’azione di apprendimento e di scoperta del territorio.

il Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”: una nuova tipologia in arrivo

Un passo innovativo per un grande classico

Dal 1 gennaio 2025, con l’annata 2021, debutta una nuova tipologia di vino Nobile di Montepulciano: il “Pieve”. Questo nuovo vino, che sarà accompagnato dalla menzione geografica in etichetta, rappresenta una risposta innovativa alle esigenze di un mercato sempre più attento alla qualità e alla specificità territoriale. Frutto di un’attenta ricerca storico-geologica condotta nel territorio poliziano, il “Pieve” avrà a disposizione 300 mila bottiglie per il suo lancio, con una previsione di circa 700 mila bottiglie per l’annata successiva, il 2022.

L’annuncio arriva dal vice presidente del Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, Luca Tiberini, che ha sottolineato l’importanza di un lungo processo di maturazione di 36 mesi per questo vino, portando sul mercato un prodotto sofisticato e pronto per essere gustato. La nuova tipologia promette quindi di portare il Vino Nobile di Montepulciano a nuove vette di prestigio, valorizzando al contempo le singole zone di produzione e aprendo a una storia contadina antica che si intreccia con l’innovazione enologica.

Con l’implementazione di strumenti come le MeGA e l’introduzione di nuove tipologie di vini, il panorama vinicolo italiano continua a evolversi, puntando con decisione sulla qualità e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Un travaglio che, se da un lato richiede investimenti e tempo, dall’altro fa brillare l’immenso valore del vino come rappresentante di un’identità nazionale orgogliosa e ricca di storia.

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