La mamma di Mbappé minaccia di smettere di lavorare per lui se il 30% del suo stipendio va all’associazione benefica

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La mamma di Mbappé minaccia di smettere di lavorare per lui se il 30% del suo stipendio va all'associazione benefica - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2024 by Redazione

La madre-agente di Mbappe critica la fondazione benefica del figlio

La madre-agente di Kylian Mbappe, Fayza Lamari, ha sollevato polemiche riguardo alla fondazione benefica del figlio. Dopo aver devoluto oltre 440mila euro alla fondazione, che si occupa di aiutare i giovani provenienti dalle periferie parigine, Lamari ha dichiarato di non essere d’accordo con la percentuale di guadagni destinata all’associazione.

Una percentuale troppo alta

Secondo la madre-agente, il 30% dei guadagni devoluti alla fondazione è una percentuale troppo alta, paragonabile alla sua stessa quota. Lamari ha affermato: “Non lavoro per lui se il 30% dei guadagni va a quell’associazione. È una percentuale troppo alta, pari alla mia. Se devo invece scendere io sotto questa cifra, piuttosto smetto di lavorare e me ne vado in pensione alle Maldive. All’inizio io e lui eravamo sul 50-50, incredibile, poi sono scesa anche io al 30, ma non andrò sotto questa percentuale“.

La madre-agente non accetta compromessi

Fayza Lamari ha sottolineato che non accetterà di scendere sotto la percentuale del 30% dei guadagni destinati alla fondazione. Nonostante abbia già ridotto la sua quota dal 50% al 30%, la madre-agente si rifiuta di fare ulteriori compromessi. Questa posizione potrebbe mettere a rischio la continuità del lavoro di Lamari come agente di Mbappe.

In conclusione, la madre-agente di Kylian Mbappe, Fayza Lamari, ha criticato la fondazione benefica del figlio, sostenendo che la percentuale del 30% dei guadagni destinata all’associazione è troppo alta. Lamari ha affermato di non essere disposta a scendere sotto questa cifra e ha minacciato di smettere di lavorare come agente se la situazione non cambierà. Resta da vedere come si evolverà questa controversia e se ci saranno eventuali ripercussioni sul rapporto tra madre e figlio.

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