Ultimo aggiornamento il 4 Aprile 2024 by Giordana Bellante
Nel corso del 2023, la Marina Militare italiana ha affrontato sfide significative e complessità senza precedenti, come sottolineato dal capo di Stato Maggiore, l’ammiraglio Ennio Credendino. Nonostante un lieve incremento del personale, l’effettivo resta ancora al di sotto delle necessità minime, mentre si è registrata una “forte criticità” per quanto riguarda gli organici civili. Il quadro delineato nel rapporto annuale riflette un intenso anno di attività per la forza armata, caratterizzato da numerosi impegni in mare, inclusi adoperamenti in Ucraina e Medio Oriente.
Impegni Operativi e Numeri Rilevanti
L’impegno medio quotidiano della Marina Militare si è concentrato su un consistente dispiegamento di risorse, contando su 30 navi, 2 sommergibili, 12 sezioni aeree e 10 squadre di abbordaggio, con un totale di circa 4.000 marinai coinvolti. L’apice di questa intensa attività è stato raggiunto il 27 aprile 2023, con un dispiegamento di ben 42 navi, 4 sommergibili e 18 sezioni aeree, coinvolgendo complessivamente 7.324 marinai. Un impegno rilevante che ha visto la presenza della Marina Militare in diverse aree del globo, con un’attenzione particolare al Mediterraneo allargato, dove sono state condotte oltre 20 missioni, tra cui spiccano le delicate operazioni Atalanta e Mediterraneo Sicuro.
Versatilità e Tempestività: Punti di Forza Operativa
Il capo di Stato Maggiore ha evidenziato la grande rilevanza del dispositivo operativo della Marina Militare nel corso del 2023, sottolineando la sua prontezza, versatilità e flessibilità d’impiego. Esempi concreti di questa efficienza operativa includono l’invio tempestivo della Nave Vulcano nel Mediterraneo Orientale per missioni umanitarie, realizzato in soli 48 ore dalla decisione politica, e la rapida dispiegazione della Nave Fasan nel Mar Rosso per proteggere le navi mercantili nazionali dall’azione degli Houthi, avvenuta in meno di una settimana dalla decisione del vertice del Dicastero Difesa.
Risposta Immediata alle Emergenze: Libia e Turchia
La Marina Militare ha dato prova di grande reattività in situazioni di emergenza, come dimostrato dall’intervento rapido e efficace durante l’alluvione in Libia e il terremoto in Turchia. Le Unità anfibie hanno garantito in tempi rapidissimi l’invio di aiuti e soccorsi nazionali, militari e civili, dimostrando la versatilità e l’efficacia delle risorse impiegate in operazioni di soccorso e supporto.
Prospettive Future e Sfide Tecnologiche
Guardando al futuro, la Marina Militare si prepara ad affrontare le nuove sfide tecnologiche che si prospettano. Sono in corso progetti per lo sviluppo di innovativi tipi di unità navali e sottomarini basati sul concetto di multy capability carrier, un hub strategico facilmente dislocabile per rispondere prontamente a diverse esigenze. Allo stesso tempo, si stanno portando avanti i lavori per la realizzazione e l’ammodernamento delle infrastrutture destinate al personale e alle basi navali, in un costante miglioramento delle capacità operative e della logistica della Marina Militare.
Riflessioni sull’Impegno e la Vulnerabilità
L’ammiraglio ha concluso sottolineando l’alto livello di impegno richiesto su più fronti, con tempi di ricondizionamento dei mezzi e del personale inferiori a quelli ottimali. Redurre la presenza operativa potrebbe aprire spazio per iniziative di altre nazioni che investono massicciamente nel campo della marittimità, a discapito degli interessi nazionali. Mantenere e rafforzare il vantaggio strategico in ambito marittimo è essenziale per la sicurezza e la difesa del Paese, evitando di renderlo maggiormente vulnerabile in contesti internazionali sempre più complessi.