La maternità surrogata: una pratica controversa - Occhioche.it
La visione della ministra Roccella
La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha espresso le sue opinioni riguardo alla regolamentazione della maternità surrogata durante il dibattito “A che prezzo? Verso l’abolizione della maternità surrogata” tenutosi a Ginevra. Secondo la ministra, la mancanza di regolamentazione completa su questa pratica potrebbe portare a una maggiore accettazione, non considerando tutte le implicazioni etiche e le nuove forme di sfruttamento che potrebbero derivarne.
Durante l’evento organizzato a margine del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, sono emerse varie opinioni contrastanti sulla maternità surrogata. Alcuni sostengono che vietarla a livello internazionale sarebbe la decisione migliore, in quanto si tratterebbe di un’attività che commodifica i corpi delle donne e sfrutta i bambini. D’altro canto, vi sono coloro che difendono la pratica, sostenendo che regolamentarla potrebbe essere la chiave per evitare il peggio.
Secondo gli organizzatori dell’evento, tra cui la Missione permanente della Santa Sede e la Fondazione Caritas in Veritate, la maternità surrogata va oltre la mera questione legale ed etica. Si tratta di una pratica che mette a rischio la dignità dei bambini, trasformandoli in merce da comprare e vendere. Inoltre, sfrutta le donne, violando i loro diritti umani e trasformandole in strumenti di profitto. È quindi urgente trovare una risposta internazionale a questa forma di sfruttamento che coinvolge donne e bambini in tutto il mondo.
Ginevra è una città svizzera di importanza internazionale, sede di numerose organizzazioni internazionali, istituzioni e associazioni che si occupano di diritti umani, cooperazione internazionale e questioni globali. La città ospita regolarmente eventi e dibattiti di rilevanza mondiale.
Il dibattito sulla maternità surrogata è un argomento molto controverso a livello internazionale. Si tratta della pratica in cui una donna accetta di portare avanti una gravidanza per conto di un’altra persona o coppia, che diventeranno i genitori legali del bambino. Le opinioni sulla maternità surrogata sono molto diverse: alcuni la considerano una forma di sfruttamento delle donne e dei bambini, mentre altri la difendono come una possibilità per chi non può avere figli.
La Santa Sede è la massima istituzione della Chiesa Cattolica, con sede nello Stato della Città del Vaticano. La Chiesa Cattolica ha spesso preso posizione contro la maternità surrogata, sostenendo che mina la dignità umana e i diritti dei bambini coinvolti.
La Fondazione Caritas in Veritate è un’organizzazione non governativa che si impegna per la promozione dei diritti umani, della giustizia sociale e della solidarietà. La Fondazione partecipa attivamente al dibattito sulla maternità surrogata e si batte per una regolamentazione che preservi i diritti delle donne e dei bambini coinvolti.
In generale, il dibattito sulla maternità surrogata evidenzia la complessità delle questioni legate alla riproduzione assistita, alla bioetica e ai diritti umani. La necessità di trovare una risposta internazionale a questa pratica è sottolineata dagli esperti e dalle organizzazioni che lavorano nel settore, al fine di garantire la tutela degli individui coinvolti e prevenire forme di sfruttamento e violazione dei diritti umani.
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