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La Notte Europea dei Ricercatori 2024: Un Evento Imperdibile per la Scienza e la Ricerca a Roma

La Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici è tornata a Roma Tre, un evento che offre un’opportunità unica di esplorare il mondo della scienza attraverso attività interattive e coinvolgenti. Questo straordinario evento si terrà il 27 settembre 2024 e rappresenta un gran finale per la Settimana della Scienza di Roma Tre. La manifestazione si inserisce nel progetto #Leaf, promosso dalla Commissione Europea e dalla Regione Lazio, e ha lo scopo di avvicinare la scienza ai cittadini, decrittando il linguaggio tecnico della ricerca e rendendolo accessibile a tutti.

L’evento a Roma Tre: dettagli e programmazione

Data e location

La Notte Europea dei Ricercatori del 2024 si svolgerà dalle 19:00 alle 24:00 presso le sedi di Roma Tre in Via della Vasca Navale 107/109 e Via Vito Volterra 62. L’accesso è gratuito e aperto a tutti coloro che desiderano scoprire il mondo della ricerca scientifica, dalle famiglie con bambini agli appassionati di lungo corso.

Attività interattive e percorsi di approfondimento

Questo evento annuale prevede una vasta gamma di attività predisposte per coinvolgere i visitatori in vari ambiti. Saranno organizzati laboratori, mostre scientifiche, spettacoli e attività interattive che toccheranno temi fondamentali come la biodiversità, i cambiamenti climatici e la sostenibilità. I più giovani saranno particolarmente coinvolti attraverso laboratori e giochi scientifici, pensati per stimolare la curiosità e la voglia di apprendere.

Le iniziative che anticipano la Notte dei Ricercatori

Eventi di avvicinamento

Il mese di settembre ha già visto diversi eventi preparatori, come la conferenza “La vita invisibile degli alimenti fermentati”, tenutasi il 12 settembre nella sede di Ostia. Questo incontro ha interessato il ruolo dei microrganismi nei processi di fermentazione, esplorando la scienza culinaria attraverso le parole della professoressa Livia Leoni e dello chef Fabio Toso.

Visite guidate e conferenze

Inoltre, il 21 settembre si è svolta una visita guidata al Parco Archeologico di Ostia Antica, guidata dal professore Marcello Spanu, per coniugare storia e scienza in un ambiente affascinante. Anche quel giorno, è stata proposta una conferenza sull’utilizzo del forno solare, tenuta dalla professoressa Daniela Tofani e dall’ingegnere Alessandro Varesano, che ha evidenziato l’importanza delle tecniche di cottura sostenibili.

La partecipazione di Roma Tre: un’opportunità per tutti

Coinvolgimento dei dipartimenti

Roma Tre, in quanto università, partecipa attivamente a questo evento offrendo un programma ricco e diversificato che coinvolge vari dipartimenti. Tra le discipline rappresentate ci sono Architettura, Economia, Scienze Politiche e Studi Umanistici, solo per citarne alcune. Questo ampio coinvolgimento permette di offrire una varietà di stimoli e letture sulla scienza, rendendola accessibile e significativa per i visitatori.

Pillole di scienza e interazione

Durante la Notte, sarà anche possibile assistere a seminari brevissimi chiamati “pillole di scienza“, condotti dai ricercatori di Roma Tre, che offriranno uno sguardo sui temi caldi della ricerca contemporanea. Questa interazione tra scienziati e pubblico ha l’obiettivo di creare uno scambio fruttuoso, aumentando la comprensione di cosa significhi fare ricerca oggi.

Un messaggio di inclusione: rendere la scienza accessibile

Motivazioni e finalità dell’evento

L’obiettivo della Notte Europea dei Ricercatori è chiaro: rendere la scienza e la tecnologia accessibili a tutti, rispondendo così alle domande sui temi di rilevanza quotidiana. Attraverso un approccio ludico e interattivo, l’evento si prefigge di dimostrare che la scienza non è solo per esperti, ma può essere compresa e apprezzata anche da chi non ha un background scientifico.

Aspettative per il futuro

Con una programmazione variegata, la Notte dei Ricercatori di Roma Tre non solo celebra l’eccellenza della ricerca scientifica, ma si propone anche come un incentivo per le nuove generazioni a intraprendere carriere in ambito scientifico, mostrando come la ricerca possa avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. La diffusione della cultura scientifica rimane quindi un elemento cruciale per il miglioramento delle condizioni di vita e per la costruzione di un futuro sostenibile.

Luisa Pizzardi

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