“La nuova fase a Gaza: Israele affronta un cambiamento significativo nella guerra”

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"La nuova fase a Gaza: Israele affronta un cambiamento significativo nella guerra" - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2024 by Redazione

Israele avvia una nuova fase della guerra contro Hamas

L’offensiva su larga scala condotta da Israele nella Striscia di Gaza sta entrando in una nuova fase. Secondo il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, le “manovre ad alta intensità” che stanno attuando le forze di difesa (Idf) sono destinate a “finire presto”. L’obiettivo principale è quello di “eliminare sacche di resistenza nella zona settentrionale” della Striscia.

Il piano iniziale prevedeva una fase di “manovre ad alta intensità” per circa 3 mesi, dopo l’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre. Successivamente, si passerà a uno step successivo con operazioni “in linea con la realtà sul campo” e con le informazioni fornite dalla “nostra intelligence”, ha aggiunto Gallant.

Il ritiro della 36esima divisione alimenta le polemiche

Un segnale di cambiamento potrebbe essere rappresentato dal ritiro della 36esima divisione. Secondo un portavoce delle Idf, questa decisione mira a consentire “un periodo di riposo e di addestramento” dei militari, che in futuro verranno destinati a operazioni ancora non pianificate. Tuttavia, questa mossa ha suscitato polemiche in Israele.

Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, esponente dell’estrema destra, ha criticato duramente la decisione di ritirare la divisione da Gaza, affermando che ciò “costerà vite umane”. Secondo Ben Gvir, “la salva di razzi” lanciata da Gaza verso Israele dimostra che “l’occupazione della Striscia è necessaria per realizzare gli obiettivi dei combattimenti”. Attualmente, rimangono tre divisioni impegnate nell’enclave: la 162esima nel nord, la 99esima nel centro e la 98esima nell’area meridionale di Khan Yunis.

Gli Stati Uniti osservano il cambiamento nella campagna militare a Gaza

Le decisioni e le strategie israeliane sono attentamente osservate dagli Stati Uniti. Secondo il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, si sta delineando un percorso verso un cambiamento della campagna militare a Gaza, con una riduzione delle tensioni e degli scontri sul confine nord di Israele. Tuttavia, Sullivan ha sottolineato che bisogna rimanere vigili e pronti ad affrontare l’escalation del conflitto.

Il focus della strategia di Washington è quello di “gestire l’escalation in Medio Oriente fino alla massima estensione, facendo tutti i passi necessari per arrivare ad un percorso di diplomazia e de-escalation”, ha dichiarato Sullivan. L’amministrazione Biden sostiene la soluzione dei due Stati come il modo migliore per garantire la sicurezza di Israele, ma riconosce che il governo israeliano dovrà fare le proprie scelte per assicurare la sicurezza del paese.

Prima degli attacchi del 7 ottobre, l’amministrazione Biden era impegnata in uno sforzo diplomatico per la “normalizzazione dei rapporti di Israele con paesi arabi legata ad un orizzonte politico per il popolo palestinese”, ha concluso Sullivan.

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