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La nuova stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti: un viaggio musicale per celebrare 80 anni di storia

L’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma si appresta a festeggiare un importante traguardo: i suoi 80 anni di attività. Questa nuova stagione rappresenta una straordinaria occasione per immergersi in un ricco panorama musicale che abbraccia una varietà di generi, dalla musica antica al jazz, fino alle opere contemporanee. Con un cartellone di 36 eventi, l’Aula Magna della Sapienza diventerà il fulcro della vita culturale romana da ottobre a maggio.

Il programma degli eventi: un mix di tradizione e innovazione

Inaugurazione e chiusura della stagione

Il primo appuntamento della stagione si svolgerà il 27 ottobre, con la direzione di Enrico Saverio Pagano, alla guida della sua Orchestra Canova e del Coro del Teatro dell’Opera di Roma. In questa occasione, il pubblico avrà la possibilità di ascoltare la celebre Nona Sinfonia di Beethoven, un’opera che simboleggia anche la speranza e la rinascita. La stagione si concluderà il 17 maggio con un programma che includerà opere di Haydn e Mozart, culminando con la prima esecuzione romana di “Quattro modi di sorridere“, una composizione recente di Nicola Campogrande risalente al 2023.

Omaggi ai grandi compositori

In linea con la sua missione di promuovere la cultura musicale, la IUC prevederà anche omaggi significativi a figure storiche come Gabriel Fauré, Pierre Boulez e Arnold Schoenberg, nonché eventi che metteranno a confronto musicisti di epoche differenti. Un esempio di questo approccio sarà il concerto del Quartetto di Cremona, che si esibirà il 3 dicembre, presentando un dialogo musicale tra Schumann e Bartók. La musica sacra troverà ampio spazio con la performance dei Tallis Scholars di Peter Phillips, in programma per il 21 gennaio, dove si esplorerà il legame tra Pierluigi da Palestrina e Arvo Pärt.

Jazz e reinterpretazioni: eventi da non perdere

Serate di jazz con artisti di fama

Per gli amanti del jazz, la stagione offrirà serate imperdibili. Il 25 gennaio, si esibirà Michael Mantler e il suo The New Songs Ensemble, in collaborazione con l’Accademia Chigiana, presentando un’affascinante miscela di sonorità innovative. Inoltre, la pianista Gilda Buttà riprenderà il celebre “The Köln Concert” di Keith Jarrett, un capolavoro di improvvisazione, offrendo al pubblico una nuova e vibrante interpretazione di quest’opera leggendaria.

Il potere della musica: donne protagoniste

Il 11 febbraio vedrà un evento speciale con il TenThing Brass Ensemble, un gruppo di sole donne che eseguirà un repertorio che spazia da Grieg a Bernstein, toccando anche brani iconici di Billie Holiday. In un altro giorno, il 11 marzo, il Kebyart Saxophone Quartet porterà il pubblico in un viaggio sonoro da Mozart a Windmann, un’ulteriore testimonianza dell’eclettismo che caratterizza la nuova stagione.

Un anniversario da celebrare: il valore della musica

Parole di ringraziamento

Rinaldo Gentile, presidente dell’IUC, ha sottolineato l’importanza di questa stagione dicendo: “Questa stagione è in linea con i valori, la qualità e il gusto che hanno sempre contraddistinto la IUC“. Queste parole rimandano a un’epoca, quella del 1946, quando un gruppo di studenti e professori della Sapienza decise di dare vita a questa istituzione, rendendo la musica un elemento centrale della cultura romana.

Il futuro dell’istituzione

Antonella Polimeni, rettore dell’Ateneo, ha anche rimarcato come la IUC festeggi “80 anni di musica e di bellezza“, enfatizzando il ruolo cruciale che la musica ha nell’arricchire l’offerta culturale della Sapienza per la comunità studentesca e per la città. Dopo la chiusura della stagione guidata dal direttore artistico Giovanni D’Alò, il compito di progettare i cartelloni futuri è stato trasferito a un consiglio artistico composto da figure distinte come Antonio Ballista, Enrico Saverio Pagano, Franco Piperno e Nicola Sani.

In sintesi, la nuova stagione della IUC si prospetta ricca di eventi ed esperienze musicali uniche, in grado di attrarre un pubblico variegato, sempre più appassionato di arte e cultura.

Luisa Pizzardi

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