La petizione contro Mattarella: l’Italia come strumento della propaganda russa

La petizione di Vincenzo Lorusso contro le affermazioni di Mattarella sulla Russia suscita reazioni politiche e cyber attacchi, evidenziando la crescente tensione tra Italia e Federazione Russa.
"Petizione contro Mattarella: l'Italia e la propaganda russa in discussione" "Petizione contro Mattarella: l'Italia e la propaganda russa in discussione"
petizione contro mattarella nel 2025: l'italia accusata di diventare strumento della propaganda russa

Ultimo aggiornamento il 17 Febbraio 2025 by Francesca Monti

La recente petizione online lanciata dal giornalista italiano Vincenzo Lorusso ha attirato l’attenzione dei media e delle autorità, collegandosi direttamente alla propaganda russa e alle tensioni diplomatiche in corso. L’iniziativa, che ha ricevuto un’eco significativa anche da parte dell’Ambasciata russa a Roma e dell’agenzia Tass, si inserisce in un contesto di crescente conflitto tra Italia e Russia, in particolare dopo le recenti dichiarazioni del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.

Il contesto della petizione

Il 17 febbraio 2025, Lorusso ha avviato una petizione che si oppone alle affermazioni di Mattarella, il quale ha paragonato la Russia di Vladimir Putin al Terzo Reich durante un intervento a Marsiglia. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha reagito con toni minacciosi, affermando che tali dichiarazioni non rimarranno senza conseguenze. La petizione, che ha già raccolto quasi 15.000 firme, esprime il desiderio di alcuni cittadini italiani di dissociarsi dalle parole del presidente, chiedendo scusa alla Federazione Russa.

Questo evento si colloca in un periodo di intensi colloqui diplomatici, con un vertice europeo sull’Ucraina in corso a Parigi e incontri tra delegazioni americane e russe a Riad. La tempistica della petizione e delle reazioni russe suggerisce una strategia ben orchestrata per influenzare l’opinione pubblica italiana e internazionale.

Le dichiarazioni di Mattarella

Mattarella, nel suo discorso, ha sottolineato le conseguenze storiche della crisi del ’29, evidenziando come i regimi autoritari siano emersi in risposta a situazioni di crisi, portando a conflitti invece che a cooperazione. Ha affermato che l’aggressione russa all’Ucraina rientra in questo contesto di dominazione e guerra di conquista. Le sue parole hanno colpito profondamente il Cremlino, scatenando una reazione immediata da parte della macchina propagandistica russa.

La Zakharova ha utilizzato la petizione di Lorusso per alimentare ulteriormente la narrativa russa, sostenendo che il popolo italiano non condivide le opinioni di Mattarella. Questo tentativo di delegittimare il presidente italiano si inserisce in una strategia più ampia di disinformazione e manipolazione dell’opinione pubblica, che sta guadagnando terreno in Italia e in Europa.

Reazioni politiche e cyber attacchi

Le reazioni politiche in Italia sono state prevalentemente a sostegno di Mattarella, con tutte le forze politiche che hanno condannato la petizione, ad eccezione della Lega di Matteo Salvini, che ha mantenuto un profilo basso. La maggior parte della popolazione italiana si schiera con il presidente, ma la petizione di Lorusso rappresenta un campanello d’allarme per la crescente influenza russa nel paese.

Inoltre, il giorno della petizione, si sono verificati attacchi informatici contro siti italiani, rivendicati come una ritorsione per le affermazioni di Mattarella. Questi attacchi, che hanno colpito infrastrutture critiche come aeroporti e servizi finanziari, evidenziano un tentativo russo di intimidire e influenzare l’Italia in un momento delicato della geopolitica europea.

È evidente che la situazione richiede un’attenzione costante, poiché la Russia, con il supporto del nuovo presidente americano Donald Trump, sembra intenzionata a esercitare pressioni per ottenere un risultato favorevole nella guerra in Ucraina, escludendo Kiev e l’Europa da eventuali accordi di pace.

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