Laura Rainieri, celebre poetessa e insegnante, è morta nel pomeriggio del 23 settembre 2024, nella sua residenza nel quartiere Alessandrino di Roma. Circondata dai familiari, ha affrontato con dignità una lunga malattia, lasciando un’impronta indelebile nel panorama letterario e culturale della Capitale.
Nata nel 1943 a Fontanelle di San Secondo, un comune in provincia di Parma, Laura Rainieri ha trascorso gran parte della sua vita a Roma. Qui si è affermata non solo come poetessa di grande talento, ma anche come insegnante di lettere presso vari istituti superiori, con un’ultima esperienza professionale all’Istituto Botticelli di Centocelle. L’educazione e l’arte si sono intrecciate nella sua esistenza, dove il suo amore per la letteratura ha influito significativamente sulle nuove generazioni.
Laura Rainieri era amata per il suo impegno nelle arti e nella cultura. Ha pubblicato numerose opere sia in prosa che in poesia, esplorando temi di grande rilevanza sociale e culturale. Fondatrice della rivista di poesia “Periferie”, si dedicava attivamente all’organizzazione di eventi culturali a Roma, promuovendo la letteratura e la poesia come strumenti di riscatto sociale, con particolare attenzione alle periferie della città.
La poetessa ha pubblicato diverse raccolte poetiche che mostrano la ricchezza del suo linguaggio e la profondità delle sue emozioni. Tra le sue opere più note, “La nostra spada, la parola” , che ha ricevuto il primo premio Padus Amoenus, e “Nessuno ha potuto sposarci” si distinguono per la loro penetrazione emotiva e la peculiarità stilistica. Inoltre, il suo libro “In altre stanze” continua a suscitare interesse.
Oltre alla poesia, Rainieri ha esplorato il genere della narrativa con opere quali “L’ultimo Guancho” e il romanzo “Non perdere un paese” . Le sue storie riflettono un’umanità profonda e spesso affrontano temi di viaggio e identità, permettendo ai lettori di entrare in contatto con mondi diversi e storie intense.
Nel gennaio del 2024, Laura Rainieri ha pubblicato “Adèss av cont”, una raccolta poetica in dialetto che evidenzia il suo legame con le radici e la tradizione della sua terra d’origine. Questa opera rappresenta un ponte tra la sua vita a Roma e le sue origini emiliane, riflettendo la sua profonda connessione con la famiglia e la cultura.
L’uso del dialetto nelle sue poesie non è una scelta casuale, ma una celebrazione della lingua e della cultura. Attraverso la sua arte, Rainieri ha voluto mantenere viva la memoria dei luoghi e delle persone che l’hanno influenzata, rendendo la sua poesia ancora più autentica e significativa.
La scomparsa di Laura Rainieri lascia un vuoto nel mondo letterario, ma la sua voce continuerà a risuonare attraverso le pagine delle sue opere, mantenendo vivo il ricordo della poetessa e il suo messaggio di speranza e riscatto.
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