La profumeria artistica riscopre antiche tradizioni e legami con la natura al salone Fragranze di Firenze

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La profumeria artistica riscopre antiche tradizioni e legami con la natura al salone Fragranze di Firenze - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 by Redazione

Il settore della profumeria artistica è in piena evoluzione, orientandosi verso la riscoperta delle radici ancestrali che uniscono l’uomo alla natura. Questo trend emerge chiaramente al salone Fragranze, svoltosi dal 13 al 15 settembre alla Stazione Leopolda di Firenze, dove i prodotti esposti riflettono un rinnovato interesse per ingredienti storici e spirituali. L’evento, organizzato da Pitti Immagine e riservato agli addetti ai lavori, ha presentato ben 215 marchi, con un ben 74% di partecipazione internazionale.

Un ritorno alle origini: antichi ingredienti e tradizioni

L’asse di ricerca dei profumieri

Il salone Fragranze ha messo in luce un’interessante evoluzione nel campo della profumeria. Gli artisti dei profumi stanno abbandonando le creazioni futuristiche per abbracciare una nuova epoca caratterizzata dalla riscoperta di materiali rari e antichi, che evocano i legami con le tradizioni e la spiritualità. Marchi come Extra Virgo hanno presentato fragranze che rinviano a ingredienti storici, come cannabis, funghi, tabacco, cacao e caffè, alcuni dei quali hanno avuto un’interpretazione controversa nella storia. Questo approccio non solo valorizza l’identità culturale, ma invita i consumatori a riscoprire profumi che hanno origini millenarie, spingendo verso un utilizzo più consapevole e sensibile delle risorse naturali.

Storie e leggende profumate

L’esplorazione di miti attraverso le fragranze ha assunto una forma concreta con l’introduzione di prodotti come Kalyptos di Siuno, una creazione che rende omaggio agli eucalipti australiani piantati nel Sud Italia. Un altro esempio è offerto da Voskanian Parfums, che integra le ancestrali tradizioni aromatizzanti armene in una narrazione che rievoca anche il pensiero del filosofo Nietzsche tramite esperimenti alchemici. Questi marchi dimostrano come la profumeria possa diventare un mezzo di narrazione culturale e storica, trasformando un semplice profumo in un racconto da vivere e rivivere.

La connessione tra spiritualità, profumi e neurologia

La spiritualità come essenza del profumo

Non si può parlare di profumeria ancestrale senza considerare il legame intrinseco con la spiritualità. Laura Bosetti Tonatto, con il suo marchio Essenzialmente Laura, ha creato una collezione dedicata alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Attraverso questa creazione, Bosetti esplora e celebra l’interazione tra profumi e fede, offrendo fragranze pensate come veicoli di meditazione e introspezione. Questo progetto sottolinea come il profumo possa non solo evocare odori, ma anche stimolare emozioni e spiritualità profonde nell’individuo.

Profumi funzionali per il benessere

Al salone di Firenze, si è parlato anche di fragranze “funzionali”, progettate per intervenire sulle emozioni e sul comportamento umano in situazioni di crisi. Prodotti come Tiglio in Fiore e Blue Breath di Ephemera sono concepiti per migliorare l’umore e stimolare le capacità cognitive, creando un’esperienza sensoriale che si riflette positivamente sul benessere psicologico. Queste fragranze mirano a restituire serenità e una sensazione di sicurezza, dimostrando che la profumeria può anche assumere un ruolo terapeutico, affiancandosi a quelle scienze che studiano il rapporto tra odori e neurologia.

Nuove iniziative e progetti al salone Fragranze

Innovazione e artigianalità

Le innovazioni non mancano, con nomi come FumparFum, che sotto la direzione dell’artista lituano Aistis Mickevičius ha sviluppato Sleeping Quechua. Questa fragranza è dedicata a un viaggio nella pampa attraverso ingredienti unici come yerba mate, angelica e pepe bianco. Si tratta di un perfetto esempio di come le fragranze possano diventare un viaggio sensoriale e un’esperienza culturale, amalgamando naturali ingredienti per evocare sensazioni e paesaggi lontani.

Il legame tra moda e profumeria

Un’altra iniziativa interessante è il progetto Profumoir, guidato da Daniele Cavalli e Sileno Cheloni, il quale aprirà un atelier esperienziale nel quartiere di San Niccolò a Firenze. Questo spazio non sarà solamente un luogo per acquistare profumi, ma offrirà un’esperienza volta a esplorare la profondità e il valore della profumeria nell’arte e nella moda, creando un’ulteriore connessione tra queste due espressioni creative.

Il salone Fragranze di Firenze ha dunque tracciato nuove rotte nel mondo della profumeria artistica, dimostrando come l’antico e il moderno possano coesistere, dando vita a creazioni originali che parlano di storie, emozioni e culture.

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