Ultimo aggiornamento il 12 Maggio 2024 by Giordana Bellante
Contesto: Don Maurizio Patriciello, noto per il suo impegno contro la camorra e il bullismo, è stato recentemente al centro di un’accesa polemica a seguito di alcune dichiarazioni del governatore della Campania, Vincenzo De Luca. In un’intervista televisiva, il sacerdote ha voluto chiarire la sua posizione e ribadire il suo impegno pastorale.
Prima Parte: La polemica e la replica di **don Patriciello
Sottotitolo: ‘incontro a Montecitorio e le parole di De Luca
Tutto è iniziato quando don Patriciello ha partecipato a un convegno a Montecitorio, invitato come ospite dal commissario di Caivano, dott. Ciciliano. La sua presenza, tuttavia, non è passata inosservata e ha scatenato un ampio dibattito. In particolare, il governatore De Luca ha fatto riferimento al sacerdote durante un’intervista, definendolo “Pippo Baudo” e facendo ironia sui suoi capelli.
Sottotitolo: La replica di don Patriciello: ‘Non voglio che si facciano battaglie politiche sulla mia schiena’
In collegamento con Francesca Fialdini nel programma “Da noi… a ruota libera” su Rai1, don Patriciello ha voluto replicare alle parole di De Luca e fare chiarezza sulla sua partecipazione al convegno. “Mi ha disturbato che una persona metta il becco in ciò che faccio”, ha esordito il sacerdote, sottolineando che la sua presenza a Montecitorio era una delle tante tra centinaia di persone.
Don Patriciello ha poi espresso la sua perplessità per le parole di De Luca: “Io sono un parroco che parla nelle scuole contro il bullismo e peso ogni parola per non ferire nessuno. Le parole devono dare speranza, non far male”. Infine, il sacerdote ha ribadito la sua posizione in merito alle polemiche: “Io non mi aspetto mai niente, sono un prete e non me la prendo. Ma non voglio che le battaglie politiche si facciano sulla mia schiena, voglio che mi lascino fare il prete che vede e denuncia ciò che non va nel proprio quartiere”.
Seconda Parte: Il lavoro pastorale di *don Patriciello contro la camorra e il bullismo*
Sottotitolo: ‘impegno contro la camorra e le minacce di morte
Don Maurizio Patriciello è da anni in prima linea nella lotta contro la camorra e le sue conseguenze sul territorio e sulla popolazione. Il suo impegno, tuttavia, gli è costato caro: nel 2009, infatti, il sacerdote ha subito un grave attentato, con due colpi di pistola esplosi contro di lui mentre si trovava nella sua canonica a Caivano, in provincia di Napoli.
Nonostante le minacce e l’attentato, don Patriciello ha deciso di non lasciare il suo territorio e di continuare a lottare contro la criminalità organizzata, denunciando pubblicamente le ingiustizie e le illegalità che affliggono la sua terra.
Sottotitolo: ‘impegno contro il bullismo e la violenza nelle scuole
Oltre alla lotta contro la camorra, don Patriciello è noto anche per il suo impegno contro il bullismo e la violenza nelle scuole. Il sacerdote, infatti, è spesso invitato a tenere conferenze e incontri con famiglie e studenti per sensibilizzare sull’importanza del rispetto e della convivenza pacifica.