Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Un annuncio inaspettato ha scosso l’ambiente della AS Roma: l’esonero di Daniele De Rossi avviene a pochi giorni dalla ripresa degli allenamenti. Questa notizia ha colto di sorpresa i calciatori, che non si aspettavano una mossa così drastica, soprattutto dopo un avvio di campionato che definire difficile sarebbe inappropriato. Un pareggio contro il Marassi con un gol subito all’ultimo minuto ha evidenziato le problematiche della squadra, ma non erano tali da giustificare una decisione così clamorosa.
La beffa del pareggio e il malcontento per le decisioni arbitrali
Una partenza in salita
La stagione della Roma, caratterizzata da una squadra in costruzione e le prime fasi di un progetto a lungo termine, non è stata esente da complessità. Il pareggio contro il Cagliari e quello allo Stadium sono stati interpretati come risultati che non avrebbero dovuto portare a un’analisi così severa da parte della dirigenza. Nonostante la frustrazione accumulata, i giocatori avevano ancora fiducia nelle strategie di De Rossi e nella loro capacità di ottenere risultati. Tuttavia, il pareggio di Marassi, in particolare per come si è concretizzato con un gol subìto sofferente, ha aperto la strada a riflessioni più profonde.
Errori tecnici e arbitrali
Molti all’interno della squadra hanno individuato come determinanti non tanto il lavoro tecnico dell’allenatore, ma piuttosto le decisioni arbitrali che hanno influito sul morale e sull’andamento della squadra. La mancata concessione di un rigore a favore di Dybala e la controversa gestione di situazioni simili già affrontate nel match contro l’Empoli hanno contribuito a creare un clima di tensione. La percezione di un arbitraggio non favorevole ha generato malcontento e fa parte dei temi emersi nello spogliatoio al momento della comunicazione dell’esonero.
L’impatto emotivo sull’organico della squadra
Reazioni degli elementi chiave
L’esonero di De Rossi ha colpito in particolare i senatori della rosa, i giocatori più esperti che hanno instaurato un forte legame con l’allenatore. Lorenzo Pellegrini, ad esempio, è rimasto sorpreso dall’ultima ora della decisione mentre si trovava al Fulvio Bernardini, dove stava per riprendere gli allenamenti. Parole simili sono state espresse anche da Mancini, anch’egli scosso dalla notizia. Entrambi hanno richiesto chiarimenti alla dirigenza sia riguardo ai motivi dell’esonero sia sulle motivazioni che hanno condotto all’ingaggio di Ivan Juric. I confronti tra calciatori e dirigenza, a quanto pare, sono stati costruiti attorno a una forte dose di emozioni e di delusione.
L’appoggio profondamente sentito da De Rossi
De Rossi, da parte sua, ha svolto un ruolo fondamentale nella vita calcistica di molti giocatori, non solo come tecnico, ma anche come mentore e figura di riferimento. Il messaggio di Pellegrini pubblicato in serata sul proprio profilo social ha reso omaggio all’allenatore: “Grazie per tutto quello che sei stato con me… un punto di riferimento da quando ero piccolo”. Queste emozioni, che rispecchiano l’affetto e il rispetto reciproco, raccontano molto dell’umanità e della leadership di De Rossi, contribuendo al lutto emotivo che i calciatori stanno vivendo in questo momento.
La decisione della dirigenza e l’arrivo di Juric
La strategia alla base dell’esonero
Le ragioni alla base dell’esonero di De Rossi, secondo la dirigenza, sono adducibili a questioni di mera natura tecnica e ai risultati ottenuti fino a quel momento. La Roma, nonostante i segnali di crescita, ha ritenuto necessario un cambio di rotta immediato. La convinzione che la squadra possa esprimere un potenziale superiore ha influenzato questa drammatica decisione. In questo contesto, l’arrivo di Juric è stato percepito come una mossa per riportare la Roma sulla retta via, portando una nuova visione e, secondo la dirigenza, una maggiore preparazione e competenza.
Le aspettative per il futuro
Con l’inserimento di un nuovo allenatore, la società spera di riaccendere l’entusiasmo e la determinazione all’interno dello spogliatoio, pronti a rispondere alle sfide del campionato. Tuttavia, i prossimi giorni saranno cruciali; Juric dovrà dimostrare di saper costruire una squadra unita e competitiva, superando il trauma emotivo causato dall’esonero di De Rossi e riallacciando i rapporti necessari per una ripresa positiva. La Roma, tra le sue tradizioni e la cultura della squadra, si prepara ad affrontare una nuova fase, con la speranza di trovare l’equilibrio necessario sul campo.