La Spagna intensifica le misure contro il turismo di massa e le locazioni irregolari: il caso di Valencia

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La Spagna intensifica le misure contro il turismo di massa e le locazioni irregolari: il caso di Valencia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 2 Agosto 2024 by Redazione

Nell’estate del 2023, i flussi turistici in Spagna hanno raggiunto livelli record, portando a una recrudescenza delle proteste riguardanti gli effetti collaterali del turismo di massa. Diverse città, tra cui Barcellona e Valencia, stanno adottando misure drastiche contro le locazioni brevi e il mercato nero degli affitti, evidenziando la crescente tensione tra residenti e visitatori. Questo articolo analizza le recenti politiche adottate dalle autorità spagnole, con un focus particolare sulla regione di Valencia.

Le nuove politiche di Valencia

La strategia per il mercato degli affitti brevi

Le autorità regionali di Valencia, sotto la direzione di Nuria Montes, funzionaria del turismo, stanno preparando un pacchetto di misure da presentare in parlamento. Queste misure mirano a stabilire una regolamentazione rigorosa sulle locazioni turistiche, particolarmente quelle che operano al di fuori delle normative previste. Montes ha chiarito che, sebbene gli affitti brevi rivestano un’importanza economica, la loro crescita deve essere controllata per evitare impatti negativi sulla vita quotidiana dei residenti.

L’intenzione è di contrastare il mercato nero che ha proliferato negli ultimi anni, garantendo che gli affitti seguano le regole stabilite.

Il pacchetto di interventi prevede regolamentazioni specifiche e la registrazione obbligatoria degli appartamenti per vacanze. Si stima che in Valencia le abitazioni destinate agli affitti brevi siano cresciute da 40mila nel 2015 a ben 106mila nel 2023. Tuttavia, Montes ha sottolineato che oltre 50mila di queste proprietà operano senza registrazione, il che comporta una significativa evasione fiscale e il mancato rispetto delle normative lavorative.

Sanzioni elevate per infrazioni gravi

Multe fino a 600mila euro

Un elemento chiave delle nuove politiche adottate dal governo regionale di Valencia è l’introduzione di sanzioni pecuniarie pari a 600mila euro per gli operatori che non rispettano le regole di affitto. Questa misura mira a disincentivare il mercato nero e a garantire una concorrenza leale tra i proprietari registrati e quelli che operano senza seguire le linee guida stabilite.

Le sanzioni variano a seconda della gravità dell’infrazione e saranno applicate in modo rigoroso. Considerando il numero di case vacanze non registrate, la città di Valencia spera che queste sanzioni deterrebbero i proprietari dall’offrire i loro immobili in affitto senza una regolare registrazione. Ciò avrà non solo un impatto finanziario su chi infrange le norme, ma anche un effetto di lungo termine sulla stabilità e sull’organizzazione del mercato degli affitti brevi.

Il quadro italiano e le similitudini con la Spagna

Nuovo Codice unico nazionale in Italia

Il dibattito sugli affitti brevi non è esclusivo della Spagna; anche in Italia si stanno compiendo passi significativi. A partire da settembre 2023, entrerà in vigore il Codice unico nazionale, che si propone di regolamentare il settore degli affitti brevi in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale. Questo nuovo framework legislativo intende fornire maggiore chiarezza e controllo sul mercato delle locazioni turistiche, garantendo che i proprietari rispettino le normative fiscali e di registrazione.

Firenze, in particolare, è un esempio di come le città italiane stiano cercando di gestire il fenomeno del turismo in espansione. Tuttavia, le recenti decisioni del TAR Toscana hanno bloccato alcuni dei piani di contenimento della città, sottolineando le complessità legate all’implementazione di politiche condivise. Ciò suggerisce che l’argomento degli affitti brevi rimarrà al centro del dibattito pubblico in Italia per il prossimo futuro, così come in Spagna e in altre località europee.

In sintesi, le politiche contro il turismo di massa e quelle relative alle locazioni irregolari continuano a evolversi, mentre le autorità locali cercano di bilanciare le esigenze economiche con il benessere dei residenti.

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