Ultimo aggiornamento il 28 Aprile 2024 by Luisa Pizzardi
Introduzione:
‘impegno delle università nel promuovere un dibattito aperto e costruttivo è un segno di risveglio dopo decenni di letargo, offrendo uno stimolo prezioso alla società contemporanea, spesso caratterizzata da un individualismo quietista. Tuttavia, è fondamentale che questo confronto avvenga attraverso una dialettica rispettosa e non si trasformi in contrapposizione urlata o, peggio ancora, violenta. Questa è l’opinione espressa dal teologo don Ettore Malnati, che, in merito alla crisi Hamas-Israele, sostiene la necessità di due popoli e due stati.
1. La lezione incompiuta del Sessantotto e le derive ideologiche
1.1 La doppia sofferenza del popolo palestinese
Il popolo palestinese, in particolare, si trova oggi in una situazione di doppia sofferenza, martirizzato sia dalla scaltrezza di Hamas sia dalle bombe di Netanyahu. cittadini israeliani, d’altra parte, sono vittime sia del terrorismo di Hamas sia della politica espansionista dell’attuale contestato governo israeliano guidato da Netanyahu.
1.2 La responsabilità della Comunità Internazionale
In questo scenario, don Malnati sottolinea l’importanza che le università lancino una provocazione alla Comunità Internazionale, affinché intervenga per porre fine ai conflitti. Questo è ciò che ci si aspetta da una umanità pensosa, che ha a cuore la giustizia e la pace e che auspica una seria proposta internazionale per arginare la logica degli armamenti a favore di un’etica del disarmo possibile.
2. ‘importanza del dialogo e della collaborazione
2.1 Il ruolo delle università nel promuovere il dialogo
Le università hanno il potere di influenzare la società attraverso l’educazione e la ricerca. Promuovendo il dialogo e la comprensione reciproca, possono contribuire a creare un clima di pace e collaborazione. Questo è particolarmente importante in contesti di conflitto, come quello tra Hamas e Israele.
2.2 La necessità di un’etica del disarmo
La promozione di un’etica del disarmo è un altro elemento chiave nella ricerca della pace. Questo richiede un impegno da parte della Comunità Internazionale per arginare la logica degli armamenti e promuovere invece la cooperazione e il dialogo.
3. La strada verso la pace: due popoli, due stati
3.1 Il riconoscimento delle aspirazioni di entrambe le parti
Il riconoscimento delle aspirazioni di entrambe le parti è un passo fondamentale verso la pace. Questo significa riconoscere il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, così come il diritto di Israele a vivere in pace e sicurezza.
3.2 La promozione della pace e della stabilità nella regione
La creazione di due stati per due popoli non solo rispetta le aspirazioni di entrambe le parti, ma promuove anche la pace e la stabilità nella regione. Questo richiede un impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, compresa la Comunità Internazionale, per garantire che questo processo sia giusto ed equo.
