La Toscana introduce la prima normativa italiana sul suicidio assistito, segnando un’importante innovazione

La Toscana approva una legge per il suicidio assistito, stabilendo procedure chiare per l’accesso e rispondendo a casi di attesa prolungata come quello di Gloria.
La Toscana fa da apripista, ok alla prima legge sul suicidio assistito La Toscana fa da apripista, ok alla prima legge sul suicidio assistito
La Toscana segna un passo storico con l'approvazione della legge sul suicidio assistito

Ultimo aggiornamento il 13 Febbraio 2025 by Luisa Pizzardi

La Toscana si appresta a diventare la prima Regione italiana a stabilire procedure e tempistiche chiare per l’accesso al suicidio assistito. Il 11 febbraio 2025, in coincidenza con la Giornata mondiale del Malato, il Consiglio regionale ha dato il via libera a una legge di iniziativa popolare promossa dall’Associazione Luca Coscioni. Questo provvedimento, presentato in tutte le Regioni, non aveva mai ricevuto approvazione fino ad oggi.

Obiettivo della legge

L’obiettivo principale di questa legge è quello di prevenire che i pazienti, in attesa di un’autorizzazione, possano morire prima di ricevere una risposta. Un caso emblematico è quello di Gloria, una donna di 70 anni di Firenze, affetta da broncopneumopatia cronica ostruttiva, deceduta il 9 febbraio 2025, proprio un giorno prima dell’approvazione della legge. Da un anno aspettava l’autorizzazione della ASL per ricevere il farmaco letale. La sua morte ha suscitato la reazione dell’Associazione Pro Vita, che ha definito la legge “barbara e disumana”, chiedendo al governo di impugnarla in Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato.

Dettagli della normativa

Denominata ‘Liberi subito’, la legge è stata presentata lo scorso marzo dall’Associazione Coscioni, con il sostegno di oltre 10.000 firme. Durante il dibattito, l’assemblea toscana ha apportato modifiche attraverso una serie di emendamenti. La nuova normativa stabilisce che la commissione incaricata di verificare i requisiti del malato debba completare la procedura entro 20 giorni dalla richiesta. In caso di esito positivo, le modalità di attuazione devono essere definite entro 10 giorni, e successivamente, l’azienda sanitaria è tenuta a garantire il supporto tecnico, farmacologico e sanitario per l’assunzione del farmaco entro ulteriori 7 giorni. Inoltre, la legge prevede che tali prestazioni siano gratuite, con un finanziamento annuale di 10.000 euro per tre anni.

Reazioni all’approvazione

L’approvazione della legge ha generato soddisfazione tra i membri dell’Associazione Coscioni, presenti durante il voto finale. La segretaria dell’Associazione, Filomena Gallo, ha commentato che si tratta di una legge di civiltà, poiché evita che situazioni come quella di Gloria si ripetano, costringendo le persone a lunghe attese in condizioni di sofferenza insopportabile e irreversibile.

Posizioni politiche

Il voto ha visto il sostegno di Partito Democratico, Italia Viva, Movimento 5 Stelle e il gruppo Misto, mentre ha scatenato forti proteste nel centrodestra. I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia hanno sostenuto che la questione non rientra nelle competenze legislative delle Regioni. La capogruppo della Lega, Elena Meini, ha affermato che “per noi la vita è sacra e rimane sacra”, esprimendo contrarietà all’idea di legittimare la scelta di morire. Anche Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha definito l’approvazione “una grave forzatura”.

Messaggio del presidente

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha dichiarato che la Toscana ha lanciato un messaggio forte e che questo voto potrebbe incoraggiare il legislatore nazionale a considerare la questione del fine vita, già affrontata in 15 regioni, molte delle quali hanno visto bloccarsi l’iter legislativo prima dell’approvazione in aula.

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