L’ad Rai critica Fazio: contestazioni senza motivo

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L'ad Rai critica Fazio: contestazioni senza motivo - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2024 by Redazione

Fazio critica la Rai, ma l’AD Roberto Sergio risponde

L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, ha deciso di rispondere alle critiche mosse da Fabio Fazio nell’intervista pubblicata da Sette. Sergio ha affermato che “ogni motivo è buono per contestare la Rai, ma la verità è che oggi e nel futuro la tv in Italia è proprio la Rai”. Fazio aveva commentato il nuovo regolamento di Sanremo, secondo il quale il vincitore non può partecipare a trasmissioni non sotto il dominio Rai nei tre giorni successivi alla chiusura del Festival. Fazio aveva ironizzato dicendo: “Ora, sarà sicuramente una coincidenza il fatto che di solito il vincitore veniva da me. Non può essere vero che è stata fatta una regola contro il mio programma”.

La risposta di Roberto Sergio a Fabio Fazio

Roberto Sergio ha replicato alle frecciatine di Fazio, affermando che quando il conduttore era alla Rai, il vincitore di Sanremo andava da lui. Ora che Fazio è passato al canale Nove, il vincitore sarà sempre ospite in Rai. Sergio ha sottolineato che non c’è alcuna differenza rispetto al passato e che “ogni motivo è buono per contestare la Rai. Ma l’unica verità è che oggi e anche per il futuro, in Italia la televisione è la Rai”. Sergio ha sottolineato il ruolo della Rai nella costruzione dell’identità nazionale e nel permettere ai cittadini di riconoscersi in una memoria condivisa.

La Rai festeggia i 70 anni

In un momento di tensione tra Fazio e la Rai, l’amministratore delegato ha voluto celebrare i 70 anni della Rai con un messaggio. Sergio ha sottolineato i valori fondanti del servizio pubblico, come la memoria del contributo della Rai alla crescita del sapere nel Paese, l’orgoglio di essere la più grande azienda culturale del Paese e la responsabilità di continuare a esserlo. Sergio ha ringraziato gli uomini e le donne che hanno reso grande la Rai in questi 70 anni e coloro che oggi permettono alla Rai di essere uno dei più grandi servizi pubblici radiotelevisivi e multimediali d’Europa.

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