Ultimo aggiornamento il 16 Giugno 2024 by Luisa Pizzardi
Durante l’Angelus, il Papa ha rinnovato il suo accorato appello per la pace nel mondo, con particolare attenzione alle aree geopolitiche più colpite dai conflitti. Tra queste, l’Ucraina, la Terra Santa, il Sudan, il Myanmar e la Repubblica Democratica del Congo, teatri di guerre e sofferenze che non sembrano trovare fine.
Prima Parte: ‘appello per la pace globale
Sottotitolo: Un grido di speranza per Ucraina, Terra Santa, Sudan e Myanmar
In un mondo segnato da conflitti e tensioni, il Papa non cessa di invocare la pace. Durante l’Angelus, ha nuovamente esortato i fedeli a pregare per le nazioni martoriate dalla guerra, come l’Ucraina, la Terra Santa, il Sudan e il Myanmar.
‘Ucraina, da anni al centro di un conflitto che ha causato migliaia di vittime e sfollati, rimane un punto focale nelle preghiere del Papa. La Terra Santa, culla di tre grandi religioni monoteiste, è ancora oggi teatro di scontri e tensioni, mentre il Sudan e il Myanmar continuano a lottare per trovare una stabilità politica e sociale.
In questi scenari di guerra e sofferenza, il Papa ha lanciato un messaggio di speranza e di unità, invitando tutti a non cessare di pregare per la pace. Un appello che va oltre le differenze religiose e politiche, un grido di speranza per un mondo più giusto e pacifico.
Seconda Parte: ‘appello per la Repubblica Democratica del Congo
Sottotitolo: Un richiamo alle autorità nazionali e alla comunità internazionale*
Il Papa ha rivolto un pensiero speciale alla Repubblica Democratica del Congo, dove continuano a giungere notizie dolorose di scontri e massacri, in particolare nella parte orientale del paese. Preoccupato per la situazione, il Pontefice ha lanciato un accorato appello alle autorità nazionali e alla comunità internazionale, affinché si impegnino al massimo per porre fine alle violenze e garantire la sicurezza dei civili.
Tra le vittime di questi conflitti, molti sono cristiani uccisi in “odium fidei”, martiri la cui testimonianza è un esempio di coraggio e coerenza nel vivere il Vangelo. Il loro sacrificio, secondo il Papa, è un seme che germoglia e porta frutto, un monito a non arrendersi di fronte alle ingiustizie e alle violenze.
‘appello del Papa per la Repubblica Democratica del Congo è dunque un richiamo alla responsabilità di tutti, affinché si possa costruire un futuro di pace e giustizia per questo paese e per tutti i popoli colpiti dalla guerra. Un invito a non dimenticare le vittime e a lavorare insieme per la pace, con coraggio e determinazione.