Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2023 by Redazione
Il Metaverso: una nuova frontiera digitale
Il Metaverso, un concetto nato dalla fantasia dello scrittore Neal Stephenson nel suo romanzo Snow Crash nel 1992, sta diventando sempre più reale. Questo ambiente virtuale, spesso rappresentato in modo distopico nei film di fantascienza come Ready Player One di Spielberg, offre infinite possibilità di esperienze digitali. Attraverso l’uso di visori VR, è possibile immergersi in una vasta città virtuale e decidere cosa fare, proprio come si clicca su un link all’interno di un browser. Si possono svolgere attività come partecipare a riunioni di lavoro, fare shopping, visitare musei, giocare, guardare film e concerti, e persino invitare amici nella propria casa “digitale”. Il Metaverso promette di rivoluzionare la nostra vita quotidiana, offrendo opportunità ancora inesplorate, come viaggi virtuali e investimenti immobiliari.
Il Metaverso: opportunità o bluff?
Mentre alcuni vedono il Metaverso come una grande opportunità, altri lo considerano solo un modo per assorbire le nostre vite e farci passare ore incollati a un visore. Tuttavia, secondo gli autori del libro Metaverse Architects, Aaron Brancotti e Alessio Mazzolotti, il Metaverso è molto più di quanto Meta/Facebook abbia raccontato al pubblico e agli investitori. Nonostante le critiche e le preoccupazioni sul suo futuro, il Metaverso continua a evolversi e a interessare sempre più persone. Secondo Aaron, il fallimento fa parte della storia di ogni innovazione tecnologica e il Metaverso è destinato a superare le sfide attuali. Alessio aggiunge che il Metaverso non è una singola entità, ma una combinazione di tecnologie e contenuti esperienziali che richiedono ancora molta sperimentazione e sviluppo. Il Metaverso è già presente nella nostra vita quotidiana attraverso soluzioni di realtà aumentata, piattaforme di gaming e simulatori di formazione professionale.
Il Metaverso: implicazioni sociali e professionali
Il Metaverso avrà implicazioni sociali significative. Da un lato, potrebbe portare a una maggiore inclusione e accessibilità, offrendo nuove opportunità alle persone con disabilità e facilitando l’accesso al sapere. D’altro canto, potrebbe anche portare all’isolamento e alla dipendenza da una realtà sintetica. Tuttavia, secondo Alessio, se basato sull’empatia, il Metaverso potrebbe favorire incontri e confronti significativi tra individui, aprendo nuove opportunità di crescita sociale. Riguardo alle professioni future nel settore del Metaverso, Aaron e Alessio concordano sul fatto che le scienze umane avranno un ruolo fondamentale. Saranno i designer delle esperienze, come psicologi, filosofi, antropologi e artisti, a guidare lo sviluppo del Metaverso, piuttosto che gli sviluppatori software o i modellatori 3D. Secondo Aaron, il lavoro tecnico sta cambiando radicalmente, passando dalla risoluzione di problemi tecnologici a un lavoro di mediazione culturale tra ambiti diversi.
In conclusione, il Metaverso rappresenta una nuova frontiera digitale che offre opportunità e sfide. Mentre il suo futuro rimane incerto, è chiaro che il Metaverso sta già influenzando la nostra vita quotidiana e continuerà a farlo in modi sempre più sorprendenti.