L’Assemblea Capitolina approva l’assegnazione di tre ettari di verde al parco di Tor Fiscale

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L’Assemblea Capitolina approva l’assegnazione di tre ettari di verde al parco di Tor Fiscale - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 by Giordana Bellante

Con l’approvazione dell’Assemblea Capitolina, si è conclusa una lunga e complessa procedura avviata oltre vent’anni fa per l’acquisizione di tre ettari di terreno verde, di proprietà della fondazione Gerini, da destinare al parco di Tor Fiscale. Questo importante passo rappresenta una significativa vittoria per la città, in un periodo in cui si avverte un crescente bisogno di aree verdi da preservare e curare per garantire la biodiversità e il benessere dei cittadini di Roma.

L’importanza strategica dell’area

Un bene comune necessario

L’area di Tor Fiscale è collocata in una zona strategica, nei pressi di Porta Furba e Torre del Fiscale, che non solo offre un paesaggio ricco di biodiversità, ma ospita anche alcuni importanti siti archeologici. L’inserimento di questo nuovo spazio verde all’interno del parco promette di creare una rete ecologica che proteggerà flora e fauna locali, contribuendo allo stesso tempo a riqualificare un contesto ambientale precedentemente in stato di abbandono.

L’acquisizione di questo spazio rappresenta una risposta concreta alla crescente domanda di aree verdi da parte dei cittadini romani. La creazione di luoghi di incontro e di svago non solo contribuirà al miglioramento della qualità dell’aria, ma offrirà anche opportunità di socializzazione e di educazione ambientali.

Un collegamento vitale per il territorio

In aggiunta alla creazione di aree verdi, l’intervento prevede il miglioramento dei collegamenti tra il parco di Tor Fiscale e il parco degli Acquedotti, situato nel VII municipio. Questo potenziamento delle infrastrutture di mobilità è cruciale per facilitare gli spostamenti degli abitanti, risultando in un accesso più comodo e diretto a questi spazi naturali. È previsto, infatti, un percorso ciclopedonale attrezzato che sostituirà la rete di collegamenti attuali, spesso caratterizzati da trascuratezza e degrado.

La progettazione di questo percorso non è solo una questione di utilità, ma anche una modalità per incoraggiare la mobilità sostenibile e il rispetto per l’ambiente, dando un nuovo impulso alla cultura ecologica della città.

Un passo verso la riqualificazione urbana

Un impegno collettivo per il recupero degli spazi pubblici

L’approvazione dell’assegnazione di questi tre ettari di verde è il risultato di un impegno collettivo che ha coinvolto diverse associazioni locali, il comitato del Parco degli Acquedotti e l’amministrazione municipale. In particolare, il presidente del municipio VII, Francesco Laddaga, e l’assessora alle Politiche ambientali, Estella Marino, hanno lavorato con determinazione per ottenere questo importante risultato.

L’iniziativa non si limita a restituire spazi verdi alla città, ma segna anche un tentativo di recupero di aree private abbandonate, spesso diventate rifugi per piccole discariche e teatro di incendi devastanti. Questo processo di riqualificazione è essenziale per migliorare l’estetica e la sicurezza della zona, ma anche per garantire una maggiore aggregazione e integrazione sociale.

L’importanza delle collaborazioni istituzionali

La sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadini è fondamentale per affrontare le sfide della gestione e tutela degli spazi pubblici. I consiglieri dell’alleanza Verdi-Sinistra in Campidoglio, Alessandro Luparelli, Nando Bonessio e Michela Cicculli, hanno espresso riconoscimento per l’impegno di tutti i soggetti coinvolti in questo processo, sottolineando come il risultato raggiunto rappresenti una tappa sicuramente attesa da molti anni.

L’acquisizione di questi tre ettari è un chiaro segnale della volontà della città di valorizzare il patrimonio naturale, promuovendo iniziative che puntano a restaurare e rendere fruibili gli spazi comuni in un’ottica di sostenibilità e con un forte impatto sociale.

La vicenda del parco di Tor Fiscale non è solo un rinnovato impegno verso la città, ma rappresenta anche l’inizio di un percorso di rispetto e valorizzazione del patrimonio naturale, un passo importante verso un futuro più verde e inclusivo per tutti i cittadini di Roma.

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