L’Ateneo di Brescia assume la presidenza della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile nel 2025

Il prof. Carmine Trecroci è il nuovo presidente della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile per il triennio 2025-2027, succedendo alla prof.ssa Patrizia Lombardi.
"Logo dell'Ateneo di Brescia, nuovo presidente della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile 2025." "Logo dell'Ateneo di Brescia, nuovo presidente della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile 2025."
l'ateneo di brescia guida la rete delle università per lo sviluppo sostenibile nel 2025, promuovendo iniziative innovative e sostenibili per un futuro migliore

Ultimo aggiornamento il 18 Febbraio 2025 by Francesca Monti

Il prof. Carmine Trecroci è stato nominato presidente del comitato di coordinamento della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (Rus) per il triennio 2025-2027. La designazione è avvenuta presso l’Università degli Studi di Brescia, dove Trecroci, ordinario di **Economia** nel **Dipartimento di Economia e Management**, ricopre anche il ruolo di coordinatore della commissione di ateneo per lo **sviluppo sostenibile**. Succede alla prof.ssa **Patrizia Lombardi** del **Politecnico di Torino**, che ha guidato la Rete dal 2019 al 2024.

La rete delle università per lo sviluppo sostenibile

Fondata nel 2016 dalla **CRUI** (**Conferenza dei Rettori delle Università Italiane**), la Rete delle Università per lo **Sviluppo Sostenibile** rappresenta un’importante iniziativa di **coordinamento** tra 88 **atenei italiani**, tutti impegnati a promuovere la **sostenibilità ambientale** e la **responsabilità sociale**. La Rete ha come obiettivo primario quello di diffondere la cultura della **sostenibilità** e le buone pratiche, sia all’interno delle università che nella società, contribuendo così al raggiungimento dei 17 **Obiettivi di Sviluppo Sostenibile** (**SDGs**) dell’**Agenda 2030** delle **Nazioni Unite**. Questo impegno mira a valorizzare l’esperienza italiana a livello internazionale.

Secondo l’**Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile** (**ASviS**), l’implementazione degli **SDGs** in **Italia** si trova attualmente in una fase di **stagnazione**. È fondamentale che cittadini, imprese e istituzioni intensifichino gli sforzi per realizzare **trasformazioni significative**, come la riduzione delle **emissioni** e la promozione di un sistema **economico innovativo** e **sostenibile**. In questo contesto, la Rete si propone di favorire la **collaborazione** tra università e società, promuovendo accordi operativi e sinergie che possano contribuire a un **dibattito pubblico** più consapevole sulle sfide dell’**Agenda 2030**.

Le iniziative e i gruppi di lavoro

La Rete delle Università per lo **Sviluppo Sostenibile** è composta da otto **gruppi di lavoro** e tre **tavoli tecnici**, i quali hanno elaborato **linee guida** e raccolte di **buone pratiche**. Questi strumenti forniscono alle università riferimenti solidi per organizzare e attuare lo **sviluppo sostenibile** al loro interno, oltre a indicazioni fondamentali per promuovere gli **SDGs** sul territorio. Il **Rettore** dell’Università degli Studi di **Brescia**, prof. **Francesco Castelli**, ha espresso il suo orgoglio per la nomina di **Trecroci**, sottolineando l’importanza di questa responsabilità nel definire nuove strategie per sostenere **atenei** e **territori** nella **transizione ecologica** e **sociale**.

Dal 2019, l’Università degli Studi di **Brescia** collabora attivamente con la Rete per l’evento “**Climbing for Climate**”, un’iniziativa volta a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla **crisi climatica**. **Trecroci** ha dichiarato che la realizzazione dello **sviluppo sostenibile** rappresenta l’unica prospettiva di progresso per la **società contemporanea**. Le università della Rete, secondo lui, hanno già dimostrato un forte impegno e una partecipazione attiva nella sfida della “**resilienza trasformativa**”.

Obiettivi e priorità per il triennio 2025-2027

Nel prossimo triennio, la Rete si concentrerà su tre principali indirizzi: misurare e ridurre l’**impronta ecologica** delle università italiane, facilitare scelte strategiche **sostenibili** e promuovere la diffusione della cultura dello **sviluppo sostenibile** nella società. La priorità sarà l’attuazione degli indirizzi contenuti nel **Manifesto 2024** di **Udine**, che sottolinea l’importanza di adottare lo **sviluppo sostenibile** come paradigma di riferimento per le università.

Le università sono chiamate a inserire il riferimento all’**Agenda 2030** nei loro statuti e piani strategici, promuovendo iniziative che favoriscano la **giustizia ambientale** e **sociale**. Sarà fondamentale contrastare le **disuguaglianze economiche** e sociali attraverso un approccio inclusivo e rispettoso dei **diritti umani**. Inoltre, la Rete si impegnerà a promuovere la **pace** come valore universale per lo **sviluppo sostenibile**, sviluppando programmi di **accoglienza** per studiosi provenienti da contesti di **conflitto**.

Collaborazioni e sostenibilità

Un altro obiettivo della Rete è quello di rafforzare le **collaborazioni** con la **società civile**, le **imprese** e le **istituzioni pubbliche**, sia a livello locale che internazionale. Questo approccio mira a valorizzare le conoscenze sullo **sviluppo sostenibile** e a definire **politiche industriali** che favoriscano la **decarbonizzazione** dei **campus universitari** e delle **città**. Saranno predisposti piani di **mitigazione** e **adattamento** ai **cambiamenti climatici**, con l’intento di accelerare la **transizione** verso un futuro **sostenibile**.

Inoltre, la Rete si propone di valorizzare l’**istruzione universitaria** e l’**educazione** per lo **sviluppo sostenibile**, adottando approcci sistemici e interdisciplinari. Sarà fondamentale coinvolgere le **comunità universitarie** nella co-costruzione di processi culturali e nella formazione di competenze di **cittadinanza**. Infine, si prevede di monitorare continuamente l’efficacia delle **politiche** e delle **azioni** per lo **sviluppo sostenibile**, al fine di migliorare le strategie e garantire un **controllo pubblico** trasparente.

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