L'aumento vertiginoso del sovraindebitamento a Roma e nel Lazio: famiglie in crisi e usura in crescita - Occhioche.it
Il sovraindebitamento tra i cittadini romani e, più in generale, tra le famiglie del Lazio, è un fenomeno in costante incremento. Dopo un periodo di apparente rallentamento dovuto agli interventi emergenziali attuati durante la pandemia, la situazione è tornata a essere critica con la ripresa delle attività quotidiane. Analisi approfondite condotte dal sociologo Maurizio Fiasco offrono dati allarmanti che ritraggono un quadro di vulnerabilità finanziaria diffusa, colpendo in particolare le famiglie più fragili.
Nel Lazio, si stima che circa 200-205 mila famiglie siano in grave difficoltà a causa di un indebitamento che supera le loro reali capacità economiche. Questo dato rappresenta un ritorno a livelli critici simili a quelli del 2017, quando, secondo la Consulta Nazionale Antiusura, il numero di famiglie in sovraindebitamento si attestava attorno al 7,8% del totale. Solo quattro anni fa, le stime indicavano una leggera flessione, scendendo fino a circa 170 mila famiglie. Tuttavia, la ripartenza delle attività economiche, in combinazione con le problematiche finanziarie generali, ha riportato in auge il fenomeno del sovraindebitamento.
Le elaborazioni di Maurizio Fiasco rivelano che, dal 2022, il mercato del credito e le condizioni economiche delle famiglie hanno subito un mutamento drastico. Dopo il periodo di emergenza sanitaria, il ritorno alla normalità ha comportato un aumento delle difficoltà finanziarie, evidenziando come le misure temporanee adottate durante il lockdown non siano state sufficienti a garantire una stabilità duratura per le famiglie del Lazio. Il ricorso ai prestiti e alle forme di indebitamento è diventato un’ancora di salvezza per molti, in un contesto di crescenti difficoltà economiche.
Diversi fattori contribuiscono all’aumento del sovraindebitamento tra i cittadini. Una delle cause principali è l’inflazione elevata, che ha portato a un incremento vertiginoso dei prezzi delle materie prime, inclusi i costi energetici e alimentari. Gli allarmi lanciati dalle organizzazioni come la Caritas hanno messo in luce una situazione economica che diventa sempre più insostenibile per le famiglie, costrette a fare i conti con esborsi sempre più pesanti.
In aggiunta, le tensioni sui mercati e la speculazione finanziaria hanno exacerbato l’instabilità economica. L’aumento dei tassi d’interesse esemplificato nella difficoltà di ottenere prestiti bancari ha ulteriormente aggravato la situazione, costringendo molte famiglie a cercare liquidità attraverso canali non convenzionali. Infine, la significativa riduzione del potere d’acquisto ha reso sempre più difficile per le famiglie affrontare le spese quotidiane, portandole a indebitarsi ulteriormente.
Con l’accresciuta difficoltà economica, molte famiglie si trovano costrette a rivolgersi a prestatori illegali, attirate da promesse di sussidi immediati. La Consulta Nazionale Antiusura ha identificato un incremento preoccupante della dipendenza da prestatori usurai, con conseguenze devastanti per le vite di quanti vi si rivolgono. Un esempio emblematico è quello di unaddetto alle pulizie che prestava denaro ai colleghi in difficoltà, rivelando come il dramma del sovraindebitamento sfidi i confini delle professioni più umili.
Il fenomeno delle esecuzioni immobiliari è un ulteriore segno dell’acuito sovraindebitamento. Solo nel 2023, nella provincia di Roma, sono state messe all’asta 5.380 abitazioni, una cifra che rende chiaro il contesto di fragilità finanziaria. I dati di Frosinone e Latina, con rispettivamente 1.292 e 1.113 abitazioni all’asta, confermano il trend negativo, mentre le province di Viterbo e Rieti mostrano dati relativamente migliori.
L’ammontare dei protesti a Roma nel 2023 segna un nuovo record, con oltre 32.519 casi registrati, per un valore complessivo di oltre 51 milioni di euro. Ogni protesta ha un valore medio di circa 1.577 euro, indicando una gravità particolare della situazione economica dei cittadini romani. Questo fenomeno intacca i bilanci familiari, intrappolando molte persone in un circolo vizioso di indebitamento e difficoltà finanziaria.
Infine, non si può trascurare il ruolo del gioco d’azzardo nel contesto del sovraindebitamento. Nel Lazio, nel 2024, sono stati spesi oltre 15,5 miliardi di euro, con una perdita netta di oltre 2 miliardi, che colpisce famiglie già fragili. La correlazione tra sicurezza economica e giochi d’azzardo appare evidente, contribuendo ulteriormente all’erosione delle risorse a disposizione delle famiglie del Lazio, alimentando un circolo vizioso di debito e difficoltà economica.
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