Categories: Notize Roma

Lavoro domestico in Italia: aumento di italiani e uomini

Calo dei lavoratori domestici regolari in Italia nel 2022

Nel corso del 2022, il numero dei lavoratori domestici regolari in Italia è diminuito del 7,9%, passando da 970.847 a 894.299. Questa riduzione è stata attribuita all’esaurimento degli effetti della “sanatoria”, che ha permesso la regolarizzazione di molti lavoratori domestici stranieri, riportando così gli assunti regolari ai livelli del 2016. Tuttavia, il calo dei lavoratori non è stato uniforme in tutte le regioni, con una diminuzione più marcata in Campania (-13,5%), Basilicata (-13,3%) e Calabria (-13,1%), mentre in Sardegna è stato meno significativo (-1,9%). Le regioni con la maggiore presenza di lavoratori domestici rispetto alla popolazione residente sono Sardegna, Lazio e Toscana, e Lombardia (19,5%) e Lazio (13,8%) concentrano un terzo di tutti i lavoratori domestici.

Il contributo del lavoro domestico all’economia italiana

Nonostante la produttività relativamente bassa rispetto ad altri settori economici, il lavoro domestico contribuisce in modo significativo al prodotto interno lordo italiano, rappresentando l’1% del PIL. Nel 2022, le famiglie italiane hanno speso complessivamente 14,3 miliardi di euro per il lavoro domestico, di cui 7,7 miliardi per le badanti e 6,6 miliardi per le colf. La Lombardia è la regione che contribuisce maggiormente al PIL del lavoro domestico italiano, con il 21,5%.

L’importanza della spesa delle famiglie per l’assistenza domiciliare

Le famiglie italiane svolgono un ruolo fondamentale nel sistema di welfare, garantendo l’assistenza domiciliare agli anziani e alle persone bisognose. Senza la spesa delle famiglie, lo Stato dovrebbe affrontare una spesa aggiuntiva di circa 19,8 miliardi di euro per la gestione in strutture di quasi 1 milione di anziani. Inoltre, se venisse eliminato completamente l’assegno di accompagnamento, che attualmente sostiene l’assistenza domiciliare, la spesa pubblica aumenterebbe a 33,3 miliardi di euro. Pertanto, la spesa delle famiglie per il lavoro domestico svolge un ruolo cruciale nel garantire l’assistenza domiciliare e nel ridurre l’onere finanziario sullo Stato.

In conclusione, il 2022 ha registrato un calo dei lavoratori domestici regolari in Italia, principalmente a causa dell’esaurimento degli effetti della “sanatoria”. Nonostante la produttività relativamente bassa, il lavoro domestico contribuisce all’economia italiana e rappresenta l’1% del PIL. La spesa delle famiglie per il lavoro domestico è fondamentale per garantire l’assistenza domiciliare e ridurre la spesa pubblica per la gestione in strutture.

Redazione

Recent Posts

“Menzannotti” di Elektra Nicotra: un album evocativo che celebra la luce dopo l’oscurità

Un ritorno atteso con un concept album dal forte impatto emozionale Dopo sette anni di…

22 ore ago

Istituto Romano di San Michele, l’arte dell’incisione protagonista: torna il Laboratorio Archivio Grafico Naturale

Un’esperienza artistica che unisce generazioni Anche nel 2025, il Laboratorio Archivio Grafico Naturale torna all’Istituto…

23 ore ago

Francesca Giubelli, la prima influencer virtuale italiana certificata Meta, tra i protagonisti del “Festival AI Ticino e Regio Insubrica”

L’influencer virtuale italiana certificata Meta sarà protagonista dell’evento dedicato all’intelligenza artificiale tra Lugano, Como e…

2 giorni ago

Sanità digitale, Ciocchetti (FDI): “L’IA accelera i processi e riduce i tempi burocratici

Le nuove tecnologie stanno trasformando il settore sanitario, migliorando l’efficienza dei servizi e garantendo più…

2 giorni ago

San Valentino 2025 a Nemi: serata magica con “Candlelight – Voci d’Amore” 400 candele per gli innamorati

Nemi si prepara a celebrare San Valentino con un evento che promette di regalare emozioni…

7 giorni ago

Roma Appia Run 2025: una corsa tra storia e sport

Torna la corsa più suggestiva della Capitale con un passaggio esclusivo Domenica 13 aprile 2025,…

1 settimana ago