Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2024 by Redazione
Continua la polemica sul caso Ilaria Salis: il governo italiano cerca una soluzione
Il caso di Ilaria Salis, l’italiana di 39 anni detenuta a Budapest da quasi un anno per l’accusa di aver aggredito due estremisti di destra, continua a suscitare polemiche politiche. Durante il processo, la donna è stata mostrata in catene, scatenando indignazione e preoccupazione. Il governo italiano sta cercando una soluzione per ottenere pene alternative da scontare in Italia. La premier Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro ungherese Viktor Orban, nel pieno rispetto dell’indipendenza e autonomia della magistratura ungherese.
Opposizioni criticano il ministro dell’Agricoltura e chiedono intervento europeo
Le opposizioni hanno attaccato il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, che ha dichiarato di non poter commentare una foto che non aveva visto. La segretaria del Pd Elly Schlein ha risposto: “Lui non ha visto le foto, ma tutta Europa sì”. La situazione di Ilaria Salis ha suscitato indignazione a livello internazionale, con molti che chiedono un intervento per garantire i suoi diritti umani.
Valutazione di un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo
L’avvocato Eugenio Losco, uno dei legali italiani che assiste Ilaria Salis, ha dichiarato che stanno valutando la possibilità di fare un ricorso immediato alla Corte europea dei diritti dell’uomo per la violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Questa violazione è già costata all’Ungheria altre condanne. L’avvocato ha sottolineato come sia evidente la violazione, considerando come Ilaria Salis sia stata portata in aula con un guinzaglio. Nel frattempo, i genitori di Ilaria sono ancora a Budapest e oggi incontreranno prima la loro figlia in carcere e poi l’ambasciatore italiano in Ungheria Manuel Jacoangeli.
Petizione online per riportare Ilaria Salis in Italia
Una petizione online lanciata dal “Comitato Ilaria Salis libera” su Change.org ha superato le 100.000 firme in poche ore. La petizione chiede al governo italiano e al Presidente della Commissione per i diritti umani del Parlamento Europeo di intervenire per riportare in Italia l’attivista. L’iniziativa ha ricevuto un ampio sostegno, dimostrando l’interesse e la preoccupazione per la situazione di Ilaria Salis.
La Lega ricorda un episodio di violenza del 2017
La Lega ha commentato le immagini scioccanti di Ilaria Salis incatenata in Ungheria, ricordando un episodio di violenza avvenuto nel 2017. Durante un evento a Monza, un gazebo del partito venne assaltato da decine di violenti dei centri sociali, e due ragazze presenti furono attaccate con insulti e sputi da un gruppo di facinorosi. Ilaria Salis fu processata per quei fatti e riconosciuta dalle militanti della Lega. Questo episodio offre l’opportunità di ribadire che il dissenso deve essere esercitato in modo legittimo e non può mai sfociare in episodi di violenza.
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