Lazio: nessun taglio ai fondi per il trasporto pubblico, solo un temporaneo stornamento - Occhioche.it
Il dibattito sui fondi per il trasporto pubblico locale a Roma ha acceso confronti tra la Regione Lazio e le forze politiche d’opposizione. Il recente annuncio riguardante la riduzione annuale di oltre 36 milioni di euro ha sollevato preoccupazioni e richieste di chiarimenti, ma l’ente regionale ha precisato che si tratta di un cambiamento momentaneo, con una promessa di ripristino imminente. L’analisi di questa situazione rivela le complesse dinamiche politiche e finanziarie che interessano la Capitale.
Il bilancio della Regione Lazio prevede, per ogni anno, un contributo di 240 milioni di euro destinato al trasporto pubblico di Roma. Tuttavia, nel marzo scorso, la Giunta ha deciso di effettuare uno “sacrificio” su questo capitolo per coprire il fondo “taglia tasse”, volto a mantenere l’aliquota IRPEF regionale invariata. Questo ha comportato un taglio di 36.985.000,00 euro annui fino al 2026, una decisione che ha suscitato preoccupazione a Roma, dove già si registravano difficoltà economiche e gestionali per la società di trasporto Atac.
Il taglio al fondo ha innalzato il livello di allerta per la Capitale, già in difficoltà nel concludere un nuovo contratto di servizio con Atac. Con i mezzi pubblici che rappresentano un elemento cruciale per la vita quotidiana dei romani, le ripercussioni del finanziamento ridotto sarebbero state significative, aggravando ulteriormente la situazione di un servizio già compromesso da disservizi e inefficienze. Le preoccupazioni sono amplificate dall’arrivo del Giubileo, evento che potenzialmente richiederà un incremento di risorse per garantire un adeguato trasporto pubblico.
In risposta alle critiche, la Giunta del Lazio ha chiarito tramite una nota ufficiale che il trasferimento dei fondi non implica un taglio definitivo. In effetti, è stato evidenziato che i 38 milioni di euro verranno ridestinati al trasporto pubblico locale grazie a una variazione di bilancio dopo una riunione prevista per settembre. Questo risvolto intende rassicurare i cittadini e gli operatori del settore, sottolineando che tali fondi saranno ripristinati.
La Giunta ha definito le critiche delle opposizioni come “farneticazioni strumentali e ingiustificate”, rimarcando che l’attuale situazione è frutto di un accordo congiunto votato all’unanimità dal Consiglio regionale. Si evidenzia, così, una tensione crescente tra le forze politiche, dove la Giunta cerca di rassicurare i cittadini riguardo alla stabilità futura dei servizi di trasporto pubblico.
Le opposizioni, rappresentate soprattutto da Luciano Nobili di Italia Viva e Massimiliano Valeriani del Partito Democratico, hanno definito “molto grave” il provvedimento di riduzione dei fondi. Durante una nota stampa congiunta, i due consiglieri hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di mantenere investimenti significativi, specialmente in vista delle sfide imminenti legate al Giubileo e ai disservizi esistenti, chiedendo un incontro urgente con l’assessore Ghera.
La necessità di maggiori chiarimenti ha spinto le opposizioni a richiedere un’audizione urgente in commissione trasporti. La pressione sulle autorità regionali di riportare i fondi al trasporto pubblico si fa sempre più forte, con un impegno preciso volta a garantire che la Capitale possa avvalersi di risorse adeguate per gestire i servizi di trasporto necessari per cittadini e visitatori.
Il costo totale del trasporto pubblico locale a Roma si attesta attorno ai 720 milioni di euro annui, un investimento significativo che comprende sia i fondi provenienti dalla Regione che quelli erogati dal Campidoglio . Queste risorse alimentano servizi cruciali in due modalità operative: net cost, che comprende 576 milioni di euro a favore di Atac, e gross cost, per circa 136 milioni di euro per il trasporto pubblico locale.
Nell’ottica di una ristrutturazione generalizzata, il nuovo contratto di servizio per Atac, in vigore dal 2024 al 2027, richiederà ulteriori risorse. Si prevede un intervento finanziario supplementare di circa 30 milioni di euro nella prima annualità, somme che dovrebbero derivare dall’innalzamento del prezzo dei biglietti. Queste decisioni sono cruciali non solo per la sostenibilità economica della rete di trasporti, ma anche per il miglioramento della qualità del servizio per gli utenti romani.
La vicenda dei fondi per il trasporto pubblico di Roma riflette una realtà complessa, fatta di impegni a lungo termine, sfide immediate e di un dialogo politico che continua a evolversi. A settembre, con il previsto ripristino delle risorse, l’auspicio è che la Capitale possa finalmente disporre dei mezzi necessari per garantire un servizio efficiente e sostenibile.
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