Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 by Giordana Bellante
La salute cardiovascolare delle donne presenta dinamiche particolari, con differenze significative rispetto agli uomini, in particolare fino al termine della fertilità. Con l’approssimarsi della Giornata Mondiale del Cuore, un importante focus emerge sulle patologie cardiache nel genere femminile, soprattutto in relazione alla menopausa. Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia presso l’università Cattolica di Roma, ha posto l’accento su questo tema attraverso una serie di dichiarazioni rilasciate all’agenzia Adnkronos Salute.
Il rischio cardiovascolare prima e dopo la menopausa
Differenze di genere nelle patologie cardiache
Fino alla menopausa, le donne presentano un rischio cardiovascolare inferiore rispetto agli uomini, con un’incidenza di infarti pari a 1 su 4. Questo contesto è in gran parte dovuto a fattori fisiologici, inclusi gli effetti protettivi degli estrogeni. Tuttavia, con la fine della fase fertile, il rischio di cardiopatie ischemiche inizia a livellarsi verso i livelli maschili, aprendo a una maggiore vulnerabilità. Gli esperti avvertono che il periodo post-menopausale è critico; molte donne, infatti, non si rendono conto del loro maggiore rischio di sviluppare malattie cardiache, e questo può essere spiegato da una scarsa attenzione alla prevenzione.
L’importanza della prevenzione
Rebuzzi sottolinea che, sebbene le donne si mostrino generalmente più prevenute in ambito ginecologico, molte ignorano i segnali di allerta in ambito cardiologico. Mancano, spesso, informazioni sulle patologie del microcircolo, che coinvolgono le piccole arterie responsabili dell’afflusso di sangue agli strati più profondi del muscolo cardiaco. La consapevolezza riguardo a tali problematiche è critica per la salute delle donne, specialmente nella fase successiva alla menopausa. È fondamentale che le donne abbiano accesso e conoscano le informazioni necessarie per riconoscere i sintomi e intervenire tempestivamente.
La sindrome di Tako-Tsubo: un rischio post-menopausa
Definizione e sintomi
La sindrome di Tako-Tsubo, comunemente nota come “sindrome del crepacuore”, rappresenta un rischio significativo per le donne in post-menopausa. Questa condizione rara è spesso scatenata da eventi di forte stress emotivo, come lutti o separazioni, e presenta sintomi che si sovrappongono a quelli di un infarto: affaticamento, dolore al torace e mancanza di respiro. Tuttavia, differisce dall’infarto per il fatto che non si evidenziano ostruzioni nelle coronarie.
Incidenza e fattori di rischio
I dati indicano che la sindrome colpisce prevalentemente le donne dopo la menopausa, rappresentando circa il 90% dei casi registrati. Si stima che incida su 1-2 pazienti ogni 100 che si recano al pronto soccorso con sintomi simili a un infarto. Gli eventi scatenanti possono includere emozioni intense, attacchi di panico o altre situazioni di stress psicologico. La sua insorgenza sottolinea la necessità di un’adeguata informazione e attenzione alla salute cardiaca, in particolare per le donne che attraversano periodi di cambiamento emotivo.
L’importanza della Giornata Mondiale del Cuore
Promozione della salute e prevenzione
La Giornata Mondiale del Cuore, che si celebra ogni anno il 29 settembre, rappresenta un’importante opportunità per sensibilizzare la popolazione sulla salute cardiovascolare, in particolare per il genere femminile. Quest’anno, eventi di sensibilizzazione offriranno la possibilità di eseguire gratuitamente esami cardiologici di base, come elettrocardiogrammi e controlli della pressione arteriosa.
Informazione sul rischio cardiovascolare
In questa giornata, sarà possibile anche comprendere meglio il proprio indice di rischio cardiovascolare, che può essere basso, moderato o elevato. La corretta informazione è essenziale per affrontare le sfide legate alla salute del cuore nelle donne, specialmente in un periodo in cui il rischio aumenta. Reiterando la rilevanza di investire in conoscenza e screening, è fondamentale che le donne non trascurino la loro salute cardiovascolare e si prendano cura di sé, affrontando in modo proattivo la prevenzione delle malattie cardiache.