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Le ex case del popolo in Romagna diventano musei a cielo aperto grazie al progetto “IN LOCO”

Il Museo dell’Abbandono si prepara a riqualificare il patrimonio architettonico in disuso della Romagna con un nuovo percorso dedicato alle ex case del popolo. Questo progetto mira a riscoprire la storia di edifici simbolo di aggregazione sociale e politica, offrendo una lettura attuale delle loro funzioni. L’itinerario sarà presentato il 10 novembre durante il festival “Inno al perdersi“, un evento pensato per esplorare e valorizzare il tessuto culturale romagnolo.

Il museo dell’abbandono: un progetto di rigenerazione culturale

L’importanza del patrimonio abbandonato

Il Museo dell’Abbandono è un’iniziativa che mira a valorizzare il patrimonio architettonico storico delle aree in disuso, offrendo un’opportunità di riflessione e recupero. Attraverso il racconto delle storie legate a questi luoghi abbandonati, il museo stimola un dibattito sulla funzione sociale di questi spazi nel contesto urbano e rurale. Le ex case del popolo, in particolare, rappresentano una ricca narrazione di una Romagna che ha avuto un ruolo cruciale nella storia politica e sociale del paese.

Un nuovo itinerario dedicato alle case del popolo

Il nuovo percorso del Museo dell’Abbandono si concentrerà su circa 600 ex case del popolo disseminate in Emilia Romagna, molte delle quali si trovano nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Questi edifici, storicamente luoghi di incontro per la comunità, hanno accolto eventi culturali e sociali dall’Ottocento a oggi. La creazione di questo itinerario offre l’opportunità di far emergere le storie dietro ogni edificio, permettendo ai visitatori di scoprire un passato ricco di significato collettivo.

Festival “Inno al perdersi”: un’esperienza immersiva

Un invito a riscoprire il territorio

Il festival “Inno al perdersi” è un evento che si propone di coinvolgere la comunità in una serie di iniziative culturali e artistiche. Organizzato da Spazi Indecisi, il festival include concerti, passeggiate e attività ludiche che stimolano l’esplorazione delle aree in abbandono della Romagna. Secoli di storia e cultura si intrecciano in un caleidoscopio di eventi volti a reintegrare questi luoghi nella vita sociale della comunità.

Attività in programma durante il festival

Il festival prenderà il via venerdì 4 ottobre presso l’ex acquedotto Spinadello a Forlimpopoli, con un concerto di live coding e synth modulari che promette un’esperienza sonoro-visiva. La seconda giornata, sabato 5 ottobre, vedrà un cammino performativo nel boscoso ambiente della Valle di Rio Salso, invitando i partecipanti a immergersi nella natura. Attraverso queste attività, i cittadini avranno l’opportunità di riscoprire non solo i luoghi dismessi, ma anche le storie e le emozioni che vi si intrecciano.

Il valore delle ex case del popolo nella memoria collettiva

Un patrimonio da preservare

Le ex case del popolo non sono solo edifici; sono simboli di una comunità unita. Questi luoghi hanno visto l’emergere di movimenti sociali, culturali e politici, e il loro abbandono rappresenta una perdita per l’identità territoriale. Riscoprire queste strutture è fondamentale per valorizzare il patrimonio culturale e colmare il divario tra passato e presente.

Attività conclusive del festival

Il festival culminerà il 10 novembre con un torneo di carte, “Le carte del popolo”, giocato con mazzi d’artista che raccontano la storia della comunità. Nei giorni seguenti, sono previsti eventi dedicati alla storia locale e al dialogo artistico, culminando in un incontro in EXATR, un ex deposito di autobus al centro di un progetto di rigenerazione culturale. Le informazioni riguardanti gli eventi possono essere reperite attraverso il sito web di Spazi Indecisi, dove sono disponibili dettagli su come partecipare alle attività.

Il progetto rappresenta un gesto profondo di connessione tra comunità e spazi abbandonati, testimoniando la resilienza e la creatività della Romagna nel recupero del proprio passato.

Luisa Pizzardi

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