Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2024 by Redazione
La decisione di esonerare Daniele De Rossi ha innescato una forte reazione tra i tifosi della A.S. Roma. Domenica si prevede un ingente manifestazione di dissenso, con un gesto simbolico che potrebbe manifestarsi nei primi trenta minuti di silenzio all’Olimpico. La Curva Sud chiede a tutti i sostenitori di unirsi in questa mobilitazione, estendendo la protesta a tutto lo stadio.
La protesta della Curva Sud
La dichiarazione ufficiale
Nella giornata di ieri, la Curva Sud ha diffuso un forte messaggio attraverso i propri canali, invitando i tifosi a partecipare alla contestazione. Nel loro comunicato, il gruppo ha dichiarato: “È arrivato il momento di farci sentire”. Questo invito è rivolto a tutti i presenti allo stadio, nonostante le separazioni settoriali, per partecipare alla protesta. Nella prima mezz’ora della partita, la Curva Sud resterà all’esterno dell’impianto, sottolineando la loro volontà di manifestare il discontento verso le decisioni societarie.
Il messaggio è stato ribadito dall’avvocato Lorenzo Contucci, che ha ulteriormente chiarito la motivazione alla base di questa protesta. “La contestazione che la Curva Sud invita ad estendere a tutti i settori nasce dalle ultime vicende dell’A.S. Roma”, ha spiegato. Questo richiamo all’unità tra i tifosi è chiaro: non si tratta solo di un disaccordo con l’esonero di De Rossi, ma di una questione più ampia legata alla percezione di abbandono da parte della società.
Le accuse alla dirigenza
La Curva Sud non si è limitata a esprimere il proprio disappunto sul recente esonero, ma ha anche criticato la gestione complessiva della A.S. Roma. Secondo quanto riportato, i tifosi rimproverano alla società un atteggiamento passivo e una distanza dai sostenitori. Questo senso di estraneità è accentuato dalla percezione che la dirigenza attuale non si discosti dalla precedente gestione di James Pallotta. “Una Società assente, che non ha mai preso posizione per difendere i suoi tifosi”, è una delle frasi ricorrenti nelle dichiarazioni del gruppo. I tifosi esigono impegno e dedizione, chiedendo ai calciatori di onorare la maglia e il legame con la città.
La manifestazione in città
Scritte e striscioni contro la dirigenza
Oltre alla mobilitazione all’Olimpico, la protesta ha preso piede anche in strada. Durante la notte, diversi striscioni sono stati esposti in varie zone della città, manifestando il malcontento verso la gestione del club. Uno slogan emblematico è apparso nei pressi di Trigoria, riportante parole contro Lina Souloukou, figura di riferimento della proprietà Friedkin, mentre un altro messaggio, proveniente dal quartiere Corviale, ha messo in discussione il legame tra la società e i suoi tifosi.
Queste azioni esprimono la frustrazione di un popolo appassionato, che si sente inascoltato e deluso dalla mancanza di coinvolgimento. Le scritte, spesso accompagnate da fumogeni e altri elementi grafici, testimoniano una tensione crescente e un desiderio di farsi sentire.
Misure di sicurezza potenziate
In risposta a queste manifestazioni e all’annuncio dell’esonero di Daniele De Rossi, le forze dell’ordine stanno aumentando le misure di sicurezza attorno ai luoghi chiave, come Trigoria e l’Olimpico. Fonti ufficiali hanno rivelato che c’è preoccupazione riguardo la possibilità che la contestazione possa degenerare in episodi di violenza. La situazione è monitorata con attenzione, per garantire che le manifestazioni di dissenso avvengano in modo pacifico e senza incidenti.
La tensione che si respira nel cuore della Roma calcistica è palpabile, e la mobilitazione dei tifosi sembra destinata a diventare un momento cruciale per il club, segnando potenzialmente un nuovo capitolo tra i sostenitori e la dirigenza.