L’ETNA DOC: CRESCITA IMPRESSIONANTE E IMPATTO SOCIALE SUL TERRITORIO NEGLI ULTIMI 10 ANNI

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L'ETNA DOC: CRESCITA IMPRESSIONANTE E IMPATTO SOCIALE SUL TERRITORIO NEGLI ULTIMI 10 ANNI - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 by Redazione

Il fenomeno dell’ETNA DOC, la denominazione di origine controllata situata ai piedi del vulcano attivo più alto d’Europa, ha registrato un’evoluzione straordinaria negli ultimi dieci anni. Con una crescita del 70% della superficie vitata e un quintuplo aumento della produzione di bottiglie di vino, l’ETNA DOC sta diventando un punto di riferimento non solo per gli amanti del vino, ma anche per l’economia locale e il mercato del lavoro, in particolare per i giovani.

I NUMERI DELL’ETNA DOC: UNA CRESCITA ESPONENZIALE NEL SETTORE VITIVINICOLO

Superficie vitata e produzione

Negli ultimi dieci anni, l’ETNA DOC ha visto un incremento significativo della superficie vitata, che ha raggiunto i 1.500 ettari, con ben il 60% di questi coltivati in regime biologico. Questo sviluppo ha coinciso con l’introduzione di pratiche sostenibili che non solo migliorano la qualità del vino, ma preservano anche l’ambiente.

La produzione di bottiglie di vino da parte dei circa 445 produttori operanti in 20 comuni intorno al vulcano è quadruplicata, segno di un crescente interesse verso questa denominazione e della sua posizione di eccellenza nel panorama vinicolo. Le 133 contrade presenti nelle diverse aree del vulcano testimoniano anche la varietà e la ricchezza delle produzioni.

Impatto economico

Secondo l’analisi realizzata dal Consorzio durante gli ETNA DAYS, evento che si tiene al Picciolo Etna Resort di Castiglione di Sicilia, il comparto vitivinicolo ha dimostrato di essere un motore economico fondamentale per la regione. Il fatturato franco cantina si attesta intorno ai 50 milioni di euro, mentre il valore del vigneto per ettaro raggiunge i 150 mila euro, cinque volte superiore alla media regionale.

L’effetto di questo fenomeno non si limita alla sola produzione vinicola, ma si riflette su tutta l’economia locale grazie al lato enoturistico, che ha visto circa 200 mila presenze l’anno. Il valore aggiunto generato da questo settore ammonta a 123 milioni di euro, dimostrando come il buon vino possa tradursi in un circolo virtuoso per l’area.

L’ENOTURISMO: UN ASSET DI ALTA FASCIA PER IL TERRITORIO

Presenza di turisti e investimenti

L’ETNA DOC ha attratto un numero crescente di turisti, principalmente stranieri, facendo del vino un pilastro dell’enoturismo nella zona. Più del 60% delle imprese vitivinicole hanno intrapreso iniziative di accoglienza, tour e degustazioni guidate, con il 15-20% che ha investito in strutture per la ristorazione e l’hospitality.

L’interesse internazionale per il vino prodotto alle pendici dell’ETNA è testimoniato dalla presenza di visitatori provenienti principalmente dagli Stati Uniti, che risultano tra i più attratti dalle esperienze offerte in questa zona, unendo la passione per il vino a un contesto paesaggistico straordinario.

L’impatto sociale tra i giovani imprenditori

Il dinamismo dell’ETNA DOC ha anche avuto ripercussioni positive sul mercato del lavoro locale, soprattutto per i giovani. La quota di aziende condotte da under 41 è cresciuta dal 10% a un sorprendente 20%, dimostrando un interesse crescente verso la coltivazione della vite. Questo dato si traduce in un vero e proprio “salto generazionale” tra le famiglie, dove i giovani riprendono le redini delle attività vitivinicole dei loro nonni.

La crescente presenza di giovani imprenditori nei vigneti ha portato a un incremento del 55% delle nuove realtà produttrici negli ultimi tre anni, a conferma di un settore vitale e in espansione. Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio Etna Doc, ha sottolineato come questo fenomeno possa contribuire a frenare l’abbandono delle zone rurali, creando posti di lavoro significativi per la manodopera.

L’EQUILIBRIO TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

La sostenibilità nella viticoltura

L’approccio sostenibile al vitigno rappresenta un elemento fondamentale per il futuro dell’ETNA DOC. La tradizione della coltivazione ad alberello, direttamente collegata al territorio montano, richiede un impegno lavorativo notevole: oltre 200 mila giornate di lavoro all’anno, coinvolgendo circa 2.500 persone nella produzione. Questo non solo supporta l’economia locale, ma aiuta anche a preservare le tradizioni culinarie e vinicole di una regione ricca di cultura.

Prospettive future

L’aumento della domanda di vini di qualità sul mercato internazionale è una chiara opportunità per il settore vitivinicolo dell’ETNA. Con la continua evoluzione delle imprese e una crescente attenzione alla sostenibilità e alla qualità, il futuro dell’ETNA DOC appare luminoso. La sinergia tra territorio, tradizione e giovani innovatori rappresenta la chiave per un successo sempre più grande in campo enologico e turistico.

È evidente che il vino, in quest’area, non è solo un prodotto, ma un vero e proprio legame sociale che stimola l’economia e la comunità locale, rendendo l’ETNA DOC un modello da seguire nel panorama vitivinicolo europeo.

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