L’ex fiera di Roma si trasformerà nella “città della gioia”: il nuovo masterplan e i suoi elementi chiave - Occhioche.it
Un cambiamento significativo si profila all’orizzonte per l’ex fiera di Roma. Il masterplan vincente del concorso internazionale ha come obiettivo il rinnovamento dello storico polo fieristico lungo la Cristoforo Colombo, trasformandolo nella “città della gioia”. Questo progetto ambizioso, presentato in una conferenza stampa presso l’ex fiera, prevede un complesso che promuove integrazione tra spazi pubblici, aree verdi e servizi, aspirando a migliorare la qualità della vita per gli abitanti e i visitatori della capitale.
Il masterplan vincitore è frutto della collaborazione tra Acpv Architects, Arup, Asset e P’Arcnouveau. Questo progetto non è solo una visione architettonica, ma un’idea di comunità con elementi chiave volti a rigenerare quest’area. È previsto il ritaglio di una parte consistente della pavimentazione esistente, liberando così 39 mila mq di superficie per rendere lo spazio più permeabile e sostenibile. L’attenzione è rivolta a un significativo incremento di spazi verdi, che rappresenteranno circa 27 mila mq di aree pubbliche e 12,5 mila mq di spazi privati.
Una delle caratteristiche salienti del masterplan è la sua inclinazione verso l’abitabilità, con edifici residenziali prevalenti, di cui il 20% destinato all’housing sociale. Sono previsti due piazze, pensate per offrire spazi di incontro e svago per le famiglie e i giovani. La sostenibilità si afferma come un pilastro di questo progetto, in risposta a una domanda della comunità che sostiene il rispetto dell’ambiente e l’accessibilità ai servizi.
Il concetto di “permeabilità” è stato un tema ricorrente durante la selezione del masterplan e sarà un elemento cruciale nel rapportarsi con il quartiere circostante di Tor Marancia e la Cristoforo Colombo. Anticipata la rimozione delle mura attuali, il nuovo design prevede spazi vegetali all’interno del complesso, creando un ambiente che connette in modo fluido il progetto con la vita urbana esistente.
La realizzazione del progetto “città della gioia” sarà avviata nei prossimi mesi, anche se non ci sono scadenze rigide per l’avvio ufficiale dei lavori. L’assessore all’urbanistica, Maurizio Veloccia, e il sindaco Roberto Gualtieri hanno enfatizzato che, sebbene non siano state fissate date specifiche, l’opera di demolizione potrebbe iniziare entro la fine dell’anno. La prima pietra, attesa nel 2026, segnerà un passo importante verso la trasformazione dell’area.
Nonostante il masterplan non avvii immediatamente i cantieri, il comune ha specificato che ciò facilita l’esecuzione dei lavori. L’approccio collaborativo instaurato attraverso il protocollo d’intesa tra l’amministrazione e la nuova proprietà, il fondo Orchidea, ha reso possibile l’accelerazione delle procedure burocratiche necessarie per l’inizio delle demolizioni, il che potrebbe portare a un anticipo di sei mesi sull’inizio delle operazioni.
Il protocollo d’intesa, sottoscritto a settembre 2023, rappresenta un momento cruciale per il futuro urbanistico della zona. Al suo interno, è stata delineata una road map per i progetti di trasformazione, inclusi concorsi di progettazione volti a ottimizzare gli spazi, con il vincitore già previsto per settembre 2024. La continuità dei tempi previsti rappresenta un segnale positivo per i residenti e per tutti gli attori coinvolti nel progetto.
La vicenda dell’ex fiera di Roma è segnata da un lungo periodo di contenzioso e incertezze. Prima della definizione dell’attuale masterplan, si è assistito a un complesso dibattito sul futuro dell’area, che ha visto contrapposti gli interessi pubblici e privati. Il protocollo d’intesa ha permesso di stabilire le percentuali di spazio da destinare ad uso residenziale e commerciale, ma ci sono voluti anni di trattative e decisioni per arrivare a questo punto.
Il contenzioso ha avuto origine nel 2007, quando la vecchia proprietà, Investimenti Spa, si è trovata in discordo con le decisioni della giunta, che volevano una riduzione delle cubature. La politica di contenimento promossa dalla precedente amministrazione Raggi ha visto contestazioni legali e tentativi di ottenere risarcimenti, con richieste che hanno raggiunto i 150 milioni di euro. La situazione è cambiata radicalmente con la cessione del complesso al fondo Orchidea nel 2021, avviando così un nuovo capitolo di potenziale sviluppo e qualità urbana.
Oggi, nonostante le sfide e le incertezze del passato, il masterplan della “città della gioia” rappresenta un traguardo significativo per Roma, un’opportunità collettiva per riqualificare un’area di grande importanza e trasformarla in un centro vitale per le generazioni future, con l’obiettivo di donare un nuovo volto a uno spazio condiviso e sostenibile. A breve, l’ex fiera di Roma potrà finalmente iniziare la sua metamorfosi, segnando l’inizio di una nuova era.
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